Sono state illustrate stamani a Palazzo Zanca le iniziative promosse a Messina per la Settimana Santa dalla Confraternita, con il patrocinio del Comune e della Diocesi. Gli appuntamenti sono stati presentati dall’assessore alla cultura, Tonino Perna; dall’esperto comunale per il turismo, Filippo Grasso; da Giacomo Sorrenti, Governatore della Confraternita S.S. Crocifisso, insieme a Nino Di Bernardo; e Renato Marullo, in rappresentanza dell’Arciconfraternita degli Azzurri. Il programma prevede giovedì 26, alle ore 17, un momento di preghiera con Caritas Diocesana Coordinamento Disabilità, presieduto da Don Gaetano Tripodo; venerdì 27, alle 21, con Eustochia sulla via della Croce, Via Crucis dalla Chiesa delle Barette al Monastero di Montevergine: un incontro suggestivo e intenso di preghiera con lettura, nella lingua originale del XV secolo, delle meditazioni di S. Eustochia, cui parteciperanno fedeli, Confraternite ed Associazioni Religiose di Messina e, nella parte finale, le Monache Clarisse, presiederà Mons. Giuseppe La Speme; sabato 28, alle 18, aspetti storico scientifici della Sindone (evento organizzato con l’Arciconfraternita degli Azzurri) relaziona il prof. Bruno Barberis, direttore Centro Internazionale di Sindonologia; intermezzi musicali di arpe celtiche del “Duo Gemelle Palazzolo” e del soprano Maria Letizia Pallone in collaborazione con Armonie dello Spirito Quaresima 2015; lunedì 30, alle 20, celebrazione Eucaristica per i dipendenti dell’ATM, presieduta da Don Giovanni Ferrari. Giovedì 2 aprile, alle 21, celebrazione Eucaristica In Coena Domini, presieduta da Don Nunzio Conte, anima i canti liturgici la Corale delle Vittorie, dalle 22,30 alle 24, adorazione Eucaristica comunitaria e personale; venerdì 3, alle 18, secolare Processione delle Barette con il seguente itinerario: uscita dalla Chiesa, via S. Agostino, piazza Antonello, corso Cavour, via T. Cannizzaro, via C. Battisti, via I Settembre, piazza Duomo, sosta con momento di preghiera e riflessione di S. E. Rev. ma Mons. Calogero La Piana, Arcivescovo di Messina, via Oratorio S. Francesco, con la suggestiva “nchianata di varetti”, via XXIV Maggio e rientro in chiesa; venerdì 10, alle 18, incontro di riflessione “Gesù prima e dopo la resurrezione” con Don Antonino Meli in collaborazione con il C.I.D. Messina. Presentazione XXIII Cammino Nazionale Confraternite Torino 13/14 giugno 2015″; domenica 12, alle 18, Convegno Messina e Torino legami di fede e cultura con interventi musicali della Corale S. Maria dei Miracoli; venerdì 17, ore 19, la Luce della Pasqua illumina la sofferenza – Momento di riflessione con la Pastorale della Salute; sabato 18, alle 18, i Cavalieri Templari e la S. Sindone, a cura dell’arch. Nino Principato, con apertura chiesa dal lunedì al giovedì dalle 9,30 alle 12,30; da venerdì a domenica ore 17 – 20. La pregevole copia della Sindone sarà esposta, con la mostra proveniente dal Museo della Sindone di Torino grazie alla collaborazione dell’Arciconfraternita degli Azzurri fino al 30 aprile. In questo periodo, per i gruppi, sarà possibile effettuare visite guidate su prenotazione: per informazioni è possibile consultare il sito www.confraternitasscrocifisso.it mail sindonemessina@libero.it. Le origini della processione risalgono al XV secolo, periodo della presenza spagnola a Messina, e sin dalla sua prima apparizione fu considerata la più importante manifestazione religiosa pasquale a Messina. Il termine Barette trova riferimento nelle origini del corteo religioso, poiché erano portati a spalla un’immagine dell’Addolorata, un simulacro di bara con il Cristo morto, seguito da altre piccole bare. Fu nel 1610 che la Confraternita dei Bianchi deliberò di promuovere una processione con statue rievocative della Passione di Cristo. Essa si svolgeva nella notte del Giovedì Santo, alle “due ore di notte”, le 21 attuali, e venivano portate in processione una statua dell’Addolorata, una grande croce seguita da cinque bare rappresentanti i misteri dolorosi, un feretro di cristallo con un Cristo morto e la bara della Santa Spina portata a spalla dai padri Domenicani. Il terribile terremoto del 1783 impose una sosta sino al 1793, quando venne ripresa con notevoli sacrifici. Nel 1801 la processione venne spostata al Venerdì Santo e negli anni successivi si arricchì di nuove Barette, come la Caduta e l’Ultima Cena. Nuovamente un terremoto (nel 1908) interruppe la Processione per quattordici anni e ne distrusse alcuni gruppi statuari. Ripresa nel 1923, venne nuovamente interrotta nel 1940, a causa della guerra. I gruppi statuari ospitati nella chiesa del SS. Salvatore, vennero restaurati e la Pasqua del ’45 sancì la ripresa della processione con un percorso che toccava via Porta Imperiale e via N. Bixio. Nel 1950, dopo una permanenza biennale nella chiesa di S. Caterina Valverde, le Barette vennero sistemate nel Nuovo Oratorio della Pace, l’odierna sede, da dove ogni anno si avvia la processione. Frattanto col trascorrere degli anni la Confraternita dei Bianchi, fusasi nel 1971 con quella di S. Basilio degli Azzurri, non poté più far fronte all’organizzazione della Processione. A tale evenienza risposero prontamente i Battitori. Costoro, eredi degli antichi custodi, avevano il compito di reclutare i portatori e guidare i fercoli durante la Processione; fu costituito un Comitato che fece restaurare i gruppi danneggiati dall’incuria e anno dopo anno cercò di riportare la Processione agli antichi canoni. Dal 1994 al Comitato Battitori subentrò nell’organizzazione della Processione la Confraternita SS. Crocifisso.
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