Messina. Serata di contro informazione sui mondiali “Quello che non sappiamo sui Mondiali calcio Brasile 2014” a cura del giornalista Antonio Mazzeo.n Dalle 19:30 aperitivo sociale e dalle ore 00,00 proiezione della partita Italia-Inghilterra!
Il 12 giugno inizieranno i mondiali di calcio in Brasile: un evento che vedrà impegnati giornalisti e televisioni che garantiranno la diretta in tutte le parti del mondo a numerosi telespettatori, un evento che, come abbiamo visto dai primi mesi della nuova annata, funge da catalizzatore di rabbia di una vasta composizione sociale brasiliana, che da anni si batte con maggiore intensità per il diritto ad un’abitazione dignitosa, la riduzione delle tariffe di trasporto pubblico, un’educazione statale di qualità. Perché proprio i Mondiali? Le risposte possono essere molteplici: basti semplicemente pensare agli investimenti di ingenti somme per il grande evento, somme che invece potevano essere utilizzate, secondo i cittadini brasiliani, per sanità , istruzione e migliori politiche abitative; o ancora le espulsioni e gli sfratti di famiglie, in alcune città che ospiteranno i Mondiali, dai loro quartieri per destinarne i terreni alla costruzione o all’ampliamento di aeroporti, autostrade e stadi; o addirittura la morte dei 9 operai brasiliani impegnati nella costruzione dello stadi dove si terrà il grande evento, ennesime vittime del calcio moderno, il quale non ha più nulla a che vedere con valori, quali fratellanza, solidarietà e socialità con i quali il calcio originario era nato .Gli ultimi tragici episodi infatti sono avvenuti al Pantanal di Culabà, dove un lavoratore è rimasto folgorato nell’impianto elettrico della struttura e all’Arena Amazônia di Manaus, in cui un altro operaio è caduto dall’altezza di 35 m.
Oggi il calcio è rappresentato da sporchi affari, dalle dichiarazioni ciniche di giocatori famosi giocatori come Pelè , che ha dichiarato recentemente che le morti sul lavoro sono una cosa normalissima, da un continuo business che attraverso federazioni come la FIFA sviluppa e cura i suoi interessi, interessi inconciliabili con quelli della collettività. In ragione di ciò, Sabato 14, data in cui si terrà la partita Italia – Inghilterra, organizzeremo una serata di contro informazione su ciò che sta accadendo in Brasile, grazie ad un accurato resoconto del giornalista Antonio Mazzeo, cooperante in paesi dell’America Latina , un aperitivo sociale, e la proiezione in diretta su Maxi schermo della partita, ben consapevoli delle dinamiche di sfruttamento e di sopraffazione che si nascondono dietro le grandi società dell’organizzazione calcistica, che sporcano la bellezza di questo sport e la passione di miliardi di persone che provano emozioni indescrivibili innanzi a goal spettacolari della squadra azzurra,(squadra di un paese ingabbiato in grandi contraddizioni sociali) emozioni condivise attraverso momenti aggregativi e di socialità (oggi purtroppo sempre più rare a causa di una crescente dissoluzione delle relazioni sociali). Ed è proprio in questa condivisione accompagnata da un’accurata contro informazione,che forse una maggiore consapevolezza, il rifiuto di uno sport di vertice, e l’incisione di quello slogan lanciato dal Movimento dei lavoratori senza tetto (MTST) Brasiliano, Ato Copa Sem Povo, Tô na Rua de Novo!” (Coppa del Mondo senza il popolo, torno in strada di nuovo!), sarà possibile.