Il regista messinese Francesco Calogero ha iniziato, domenica 1 settembre, le riprese del suo sesto lungometraggio, Seconda primavera, opera interamente girata nel territorio di Messina. Le riprese andranno avanti per quattro settimane, fino al 26 settembre. Il film segna anche l’esordio del regista come produttore per la società Polittico srl. Impegnato nella lavorazione, un cast di attori quasi interamente messinesi, così come le maestranze tecniche per lo più provenienti dal territorio siciliano.
Domenica 1 settembre, primo ciak del film Seconda primavera in una sala dell’edificio nuovo, ancora in cantiere, del Museo di Messina, aperta in via eccezionale. Il regista Francesco Calogero torna al lungometraggio tredici anni dopo Metronotte e una serie di preziosi documentari sulle storie e sui repertori e un’attività di operatore e direttore di Festival di Cinema sul territorio nazionale, con frequenti incursioni nel campo della didattica e formazione.
Il film è prodotto dalla neonata società Polittico srl, con il contributo della Sicilia Film Commission e delle maggiori istituzioni messinesi (Università degli Studi di Messina; Provincia Regionale di Messina; Assessorato Regionale Beni Culturali e dell’Identità Siciliana – Dipartimento Beni Culturali e dell’Identità Siciliana – Museo Interdisciplinare Regionale “Maria Accascina” di Messina, Comune di Messina; EAR – Teatro Vittorio Emanuele di Messina; Gazzetta del Sud – Fondazione Bonino-Pulejo; Prefettura di Messina).
Polittico (composta dallo stesso regista con Mia Arfuso e Maurizio Munaò) si propone come sua mission di puntare sulla ricerca delle eccellenze artistiche e tecniche, anche meno conosciute, esercitando un’attenzione e un monitoraggio costante tra gli attori di cinema e teatro, a partire dal territorio siciliano e confrontandosi con il panorama nazionale.
Seconda primavera è un film corale la cui narrazione è suddivisa in capitoli che seguono l’avvicendarsi delle stagioni: dalla primavera a una “seconda primavera”, per l’appunto.
Nel cast, un folto gruppo di attori messinesi: da Nino Frassica a Angelo Campolo, fino a Antonio Alveario, veterano dei film di Calogero. E ancora, Livio Bisignano, Monia Alfieri, Giovanni Boncoddo, Giulia Giordano, Vivina Guerra, Antonio Lo Presti, Vittoria Micalizzi, Annibale Pavone, Maurizio Puglisi, Gianfranco Quero, Giada Vadalà. Tra le attrici, la catanese Tiziana Lodato, che è attualmente impegnata anche su un altro set siciliano, diretta dal regista Giampaolo Cugno.
Del cast fanno anche parte giovani attori emergenti di cinema e teatro come Desirèe Noferini, Hedy Krissane, Gianluca Cesale e Barbara Silva. Nel ruolo di Andrea, architetto cinquantenne che viene attraversato anche intimamente dall’avvicendarsi delle stagioni, l’attore Claudio Botosso che ricorderemo protagonista di alcuni film di Fellini, Bellocchio, Pupi Avati, frequentando poi i set di importanti fiction televisive o di film indipendenti americani, al fianco di Willem Defoe. Negli ultimi anni è tornato al teatro con progetti eccentrici ispirati da autori anglofoni (da Neil Labute a Edward Albee) con regie firmate, tra gli altri, da Abel Ferrara. Nel ruolo di Rosanna, l’attrice Anita Kravos che ricordiamo nel recentissimo film di Paolo Sorrentino, La grande bellezza, interprete di grande sensibilità negli ultimi film di Marina Spada, Paolo Franchi e Alessandro Angelini.
Citiamo ancora, il direttore della fotografia Giulio Pietromarchi, al suo terzo film in collaborazione con Francesco Calogero. La scenografia è firmata da Antonio Virgilio – collaboratore per le scene di tutti gli allestimenti lirici firmati dal regista, per il teatro Vittorio Emanuele di Messina – al cui lavoro di architetto si ispira l’estetica del film.
Polittico srl intende menzionare tutti coloro che hanno voluto credere nel progetto Seconda primavera. Il lungometraggio è stato realizzato in collaborazione con la Film Commission Regione Siciliana / Sicilia Film Commission – Assessorato Regionale per i Beni Culturali ed Ambientali e per la Pubblica Istruzione. Il suo apporto produttivo – 50% del budget complessivo – è significativamente legato al territorio, con il vincolo, condiviso dalla stessa società, di utilizzare in larga parte risorse umane e strutturali locali, e con l’intento di creare attenzione per il patrimonio di risorse naturali e ambientali della Regione Siciliana e di attrarre nel territorio regionale iniziative imprenditoriali di produzione audiovisiva che favoriscano l’occupazione e lo sviluppo dell’economia regionale.
Ciò detto, senza trascurare la crescita culturale e sociale della comunità regionale, al fine di favorire lo sviluppo di relazioni culturali e di cooperazione della società regionale con i Paesi vicini e in ambito internazionale.
Ci preme nominare anche gli altri soggetti istituzionali che hanno sostenuto il film.
L’Università di Messina che, in forma di partecipazione innovativa, ha apportato il suo importante contributo sia in termini finanziari che di risorse umane, attraverso il reclutamento di una giovane e volenterosa pattuglia di stagisti DAMS che sta affrontando la prova del set cinematografico, cercando di operare in modo tale che cultura, formazione e lavoro trovino la sintesi che l’Università persegue.
La Provincia Regionale di Messina, che ha accordato la fondamentale concessione di alcuni spazi del complesso monumentale Monte di Pietà, quale base operativa della società Polittico srl, un luogo prezioso, unico e raro esempio di accoglienza, nel suo genere.
Il Comune di Messina, senza i cui fondamentali supporti tecnici e logistici, sarebbe stato impensabile per una piccola società quale è Polittico, poter affrontare un film così complesso.
L’Ente Autonomo Regionale – Teatro Vittorio Emanuele di Messina – per la concessione di beni di ordine materiale e immateriale, indispensabili ai fini della narrazione scenica.
La Prefettura di Messina e i suoi preziosi uffici.
La Gazzetta del Sud – Fondazione Bonino Pulejo, da cui Francesco Calogero riceve sempre grande supporto.
Ultimo, ma non ultimo in ordine d’importanza, il Museo Interdisciplinare Regionale “Maria Accascina” di Messina, che su concessione dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana – Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, ha concesso una sala degli spazi museali, attualmente chiusa al pubblico, per l’avvio delle riprese, in ragione dell’origine del progetto filmico che ha natura di progetto Regionale – finanziato da Sicilia Film Commission, ai sensi della L.G.16/2007 e giusto D.A. n.8539 del Dipartimento Beni Culturali ed I.S. In ordine alla concessione di detti spazi sono stati acquisiti i pareri di tecnici del direttore dei lavori e del responsabile per la sicurezza in esecuzione con note n. prot.2184 del 18 giugno 2013 e 1764 di pari data, posta l’imminenza dell’avvio dei lavori di intervento sugli stessi con i fondi PO FESR 2007/2013, linea d’intervento 3.1.1.2. Con l’autorizzazione dell’Area Affari Generali del superiore Dipartimento – n. prot 34023 del 16 luglio 2013- è stato formulato il provvedimento concessorio a titolo gratuito ex art. 109 del D.lgs N. 42/2004 es.m.i. in ragione dell’art. 14 della L.R. 15/2006, in deroga ai canoni e corrispettivi previsti dalla normativa vigente.
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Seconda primavera
un film di Francesco Calogero
Il film è prodotto da Polittico srl
realizzato in collaborazione con
Film Commission Regione Siciliana / Sicilia Film Commission – Assessorato Regionale per i Beni Culturali ed Ambientali e per la Pubblica Istruzione
e con
Università degli Studi di Messina
Provincia Regionale di Messina
Assessorato Regionale Beni Culturali e dell’Identità Siciliana –
Dipartimento Beni Culturali e dell’Identità Siciliana – Museo Interdisciplinare Regionale “Maria Accascina” di Messina
Comune di Messina
EAR – Teatro “Vittorio Emanuele” di Messina
Gazzetta del Sud – Fondazione Bonino-Pulejo
Prefettura di Messina
Data d’inizio lavorazione – 1 settembre 2013
Settimane di lavorazione – quattro
Location – Messina e dintorni
Formato – digitale 4K (Ultra HD)
Durata film prevista – 90 / 100 min
SECONDA PRIMAVERA
Cast
Andrea Claudio Botosso
Rosanna Anita Kravos
Hikma Desirèe Noferini
Riccardo Angelo Campolo
Nabil Hedy Krissane
Giovanni Maggiari Nino Frassica
Vito Antonio Alveario
Pia Tiziana Lodato
Michele Gianluca Cesale
Giacomo Livio Bisignano
e inoltre, in ordine alfabetico:
Monia Alfieri, Giovanni Boncoddo, Giulia Giordano, Vivina Guerra, Antonio Lo Presti, Vittoria Micalizzi, Annibale Pavone, Maurizio Puglisi, Gianfranco Quero, Barbara Silva, Giada Vadalà
Credit
Soggetto e sceneggiatura Francesco Calogero
Regia Francesco Calogero
Direttore della fotografia Giulio Pietromarchi
Scenografo Antonio Virgilio
Costumista Antonella Zito
Autore delle musiche Sandro Di Stefano
Aiuto regia Roberto Bonaventura
Produttori Mia Arfuso, Francesco Calogero,
Maurizio Munaò
Produttore associato Filmon Aggujaro
Produzione esecutiva Silvia Scerrino
coordinamento comunicazione e ufficio stampa
Rosalba Ruggeri (mob. +39.338.8218803, e.mail rosalbaruggeri@yahoo.com)
con la collaborazione di Marcella Ruggeri (+39.388.3425135)
IL FILM – sinossi
La narrazione del film si svolge per capitoli, nell’arco delle quattro stagioni: dalla primavera all’inverno, culminando in una “seconda primavera” che si imprime, anche a livello simbolico, nelle vite dei molti personaggi che danno vita al film. “Il passare delle stagioni – sottolinea il regista Francesco Calogero nelle sue note – rappresenta, non solo un modo di leggere e attraversare la vita, seguendo il flusso degli anni e del tempo, ma anche come possa essere mutevole la nostra capacità di interpretazione della realtà che è spesso contraddittoria e soggetta al gioco del fato”.
Cercando acquirenti per la sua villa in riva al mare, l’architetto cinquantenne Andrea conosce l’anestesista Rosanna, quasi quarantenne, sposata con Riccardo, di una decina d’anni più giovane di lei, commesso in un negozio di scarpe, con ambizioni da scrittore. Durante una movimentata festa di San Silvestro, Andrea fa conoscere a Riccardo la studentessa Hikma, sorella minore di Nabil, un ristoratore tunisino cui deve ristrutturare un attico. Le conseguenze di quella notte emergono in primavera. Nell’apprendere che Hikma è rimasta incinta, e sta vivendo un grave conflitto con il fratello, mussulmano osservante, Andrea decide di ospitarla nella sua villa – in cui si è risolto a tornare ad abitare – assieme a Riccardo, che nel frattempo, ha lasciato Rosanna. Anche se Andrea non lo confessa, è evidente che Hikma gli ricorda la moglie Sofia, morta quattro anni prima in circostanze oscure, proprio nella villa. Qui il passato riemerge: è nei vestiti appartenuti a Sofia, che Hikma indossa con leggerezza, è nei luoghi del giardino, tornato rigoglioso dopo un periodo d’abbandono. I sensi di colpa non hanno mai lasciato Andrea: era lontano per lavoro quando la moglie, incinta di otto mesi e sospesa in uno stato di isolamento e alienazione, veniva travolta da un’alluvione. La nascita della bimba, Eugenia, intanto è un colpo grave per Rosanna, che non si è più ripresa dall’abbandono subito da Riccardo e, in qualche misura, la sua melanconia si rispecchia nel lutto mai del tutto elaborato da Andrea. Ma Riccardo la incontra casualmente dopo mesi assai faticosi – sia per le nuove incombenze di padre, sia per il frustrante lavoro nello smaltimento di rifiuti ospedalieri – e accetta il suo invito a cena… Nella villa le tensioni s’acuiscono: Riccardo inventa una missione di lavoro in Africa per poter andare via con Rosanna. Sopraggiunto l’inverno e le giornate inclementi, circondata da una natura ostile, Hikma viene sostenuta dalla vicinanza di Andrea, che esce così dall’indifferenza, dal gelo che avvolge il suo cuore da anni. A sua volta, Hikma aiuta più di quanto immagini Andrea: invogliandolo a curare il giardino al ritorno della primavera, riesce a ritrasmettergli fiducia anche nelle sue capacità professionali…
IL REGISTA – Francesco Calogero
Nato a Messina il 16 agosto 1957, si laurea in giurisprudenza con una tesi sulla paternità dell’opera cinematografica, e svolge attività organizzativa in vari cineclub. La sua esperienza ventennale all’interno del Taormina Film Festival lo incoraggia ad affrontare, sin dalla nascita (1995) e per tutte e cinque le sue edizioni, la direzione artistica del Messina Film Festival. Dal 2003 al 2009 dirige il CostaIblea Film Festival (a Ragusa, insieme con Vito Zagarrio) e dal 2006 il Valdarno Cinema Fedic (San Giovanni Valdarno, Arezzo), storico festival dedicato al cinema italiano indipendente. Dal 1996 svolge anche un’assidua attività didattica, che lo porta a tenere seminari e laboratori di cinema in varie città italiane. Dal 2005 al 2007 insegna cinema alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Messina.
Dopo aver girato due super8 – il lungo La caviglia di Amelia (1985) e il mediometraggio Bionda per un giorno (1986) – dirige nel 1987 il lungometraggio La gentilezza del tocco, presentato in numerosi festival internazionali dopo la prima a San Sebastian. Premiato come miglior film indipendente dell’anno al festival di Bellaria, vince il Delfino di Bronzo e il Fipresci al festival di Troia (Portogallo), oltre al Sacher d’Oro nella prima edizione del premio istituito da Nanni Moretti.
In maniera se possibile ancor più “indipendente” viene realizzato Visioni private, girato assieme a Ninni Bruschetta e Donald Ranvaud nel corso del Festival di Taormina 1988 e ultimato due anni dopo: l’argomento trattato lo rende oggetto dei desideri per numerose rassegne cinematografiche, tra cui Torino, Rotterdam e la sezione Forum del Festival di Berlino. Insieme con Bruschetta firma poi anche il testo teatrale Il battello degli amanti (1988) e l’adattamento della pièce I carabinieri, di Beniamino Joppolo, presentata alle Orestiadi di Gibellina 1994.
Nel 1995 esordisce nella regia lirica con Rita ou Le mari battu, di Gaetano Donizetti, cui fa seguito, due anni dopo, il dittico Cavalleria rusticana, di Pietro Mascagni e Pagliacci, di Ruggero Leoncavallo; mette quindi in scena nel 1998 Norma, e nel 2003 La sonnambula, entrambe di Vincenzo Bellini. Tutte le opere sono andate in scena nell’ambito delle stagioni liriche del Teatro Vittorio Emanuele di Messina e delle stesse ha curato anche la regia della documentazione filmata.
Per il cinema realizza in otto anni tre lungometraggi: Nessuno (1992, girato a Messina e dintorni), Cinque giorni di tempesta (presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 1997, e premiato a Osaka e Annecy) e Metronotte (uscito nel 2000, presentato in concorso ai festival di Annecy e Villerupt). Nel 2002, l’esordio nel documentario con L’implacabile tenente Rossi, girato per la serie I diari della Sacher e presentato a Locarno. Segue, due anni dopo, il corto In the Name of the Godfather – sopralluogo sui set siciliani del Padrino di F.F. Coppola, presentato a Taormina – uno studio per il mediometraggio Nella terra del Padrino, ultimato nel 2012 con il supporto di Rai Cinema.
Nel 2013 fonda la casa di produzione Polittico che inizia il suo percorso, a partire dal lungometraggio Seconda primavera, realizzato in collaborazione con la Film Commission Sicilia e interamente sostenuto da forze locali messinesi e siciliane.
LA SOCIETÀ – Polittico s.r.l.
Il termine Polittico deriva dal greco e letteralmente significa “dalle molte pieghe”, suggerendo le tante direzioni che nel corso della nostra attività ci proponiamo di percorrere. Ma è, innanzitutto, un omaggio ad Antonello da Messina ed al suo meraviglioso Polittico di S. Gregorio che fa bella mostra di sé nel locale Museo Regionale.
Polittico Srl nasce nel 2013 per riaprire un discorso che si era interrotto non molti anni addietro. Alla fine degli anni ’80 il cinema italiano vive un piccolo rinascimento, registrando l’esordio di una nuova generazione di cineasti e l’affermazione di piccoli film indipendenti. Tra questi, non passa inosservato La gentilezza del tocco, girato (e prodotto) nella città dello Stretto, che ottiene numerosi inviti a importanti festival internazionali, l’accoglienza entusiastica della critica e un buon riscontro da parte del pubblico, limitato solo dal formato in cui il film viene girato (l’ormai obsoleto 16 mm.), che ne impedisce la piena diffusione nel normale circuito cinematografico.
Incoraggiati da quell’inatteso exploit, Francesco Calogero e i suoi compagni di ventura decidono di insistere nell’esperienza produttiva, e allargano l’oggetto sociale dell’Associazione Culturale Nutrimenti Terrestri – già molto conosciuta nell’ambito del teatro di ricerca – in modo da favorire l’attività cinematografica. Nascono così due lungometraggi, che continuano a suscitare consensi critici, e rappresentano soprattutto un forte progresso dal punto di vista produttivo. Entrambi i film usufruiscono del sostegno da parte del Ministero dello Spettacolo: Visioni private riesce poi a godere di una distribuzione più accurata – pur se limitata alle sale d’essai – dopo un percorso festivaliero ancor più articolato rispetto al suo predecessore; Nessuno, girato in 35 mm., può accedere ai normali circuiti cinematografici, grazie anche a un cast notevole e funzionale alla distribuzione su larga scala.
A questo punto l’esperienza cinematografica di Nutrimenti Terrestri (che, viceversa, continua tuttora attivamente in ambito teatrale) s’interrompe: l’industria romana, avvezza ai grossi budget e ai ferrei rituali delle produzioni ufficiali, non esaltando i cosiddetti prodotti di nicchia o gli outsiders venuti da lontano, rimane distratta. Un tempo l’opinione comune era che il cinema si dovesse fare necessariamente nella Capitale, ed era impensabile restare nella propria città di provincia per coltivare tali attitudini. Ma la crisi economica, i tagli alla cultura, l’avvento delle nuove tecnologie hanno presto creato un nuovo modo di fare cinema. La rivoluzione digitale ha stravolto un intero settore, cambiando la stessa grammatica cinematografica. Oggi è possibile fare il cinema ovunque: e a volte lavorare nel proprio contesto di appartenenza può essere molto più produttivo. Infatti, mentre si riducono sempre più gli apporti finanziari provenienti dal Ministero o dalle televisioni, in ambito locale operano le film commission che hanno la possibilità di sostenere, con fondi o servizi, i film girati nel proprio territorio. A questa dimensione strettamente local, si aggiunge quella europea, in continuo confronto e non meno rilevante.
Nonostante la congiuntura attuale abbia imposto un ripensamento su budget e destinazione dei fondi, il Programma MEDIA continua a fornire un valido supporto a produzione, distribuzione e formazione, con forte attenzione all’aspetto etico, alla diversità culturale e al dialogo tra operatori di paesi diversi. E’ con questo spirito che Polittico intende operare, non solo in ambito cinematografico, ma con un respiro più ampio che si allarga alla connotazione identitaria di un territorio. I componenti del gruppo di lavoro Polittico provengono da esperienze differenti, ma sono accomunati dal sogno di fare dell’investimento in attività culturali, nella sua più ampia accezione, la ragione della propria esistenza. Svolgendo attività di collaborazione e scambio con istituzioni pubbliche o private, nazionali e internazionali, Polittico si propone di rendere efficaci le risorse a disposizione, improntando l’azione a criteri etici e di trasparenza. La sua voce si aggiunge alle tante che compongono il poliedrico e contraddittorio universo meridionale, il cui ricco patrimonio di risorse culturali e intellettuali oggi appare più che mai trascurato. L’intento è rimettere al centro le migliori energie di queste latitudini, andando a scavare nel patrimonio del territorio alla ricerca di storie e conoscenze, la cui portata feconda si riveli nel confronto con altre culture.
Perché l’obiettivo di Polittico è produrre a sud, ma dialogare con il mondo.