Seconda edizione di „A Jazzy Christmas“ a Roccella Jonica dal 25 al 30 dicembre: saranno 5 intensi giorni di musica, fotografia, master class e talenti con anteprime mondiali.
Cresce l’attesa a Roccella per la seconda edizione di A Jazzy Christmas appendice invernale di Rumori Mediterranei, il festival del jazz che ha portato nel mondo il volto della migliore Calabria possibile. Al di là del suo cartellone di respiro internazionale, lo svolgimento di quest’anno (che parte il giorno di Natale dall’ex convento dei Minimi), sarà contraddistinto dal rinnovamento di un legame già molto forte con il suo territorio. Dopo una lunga gestazione sono infatti terminati i lavori di restauro della settecentesca chiesa Matrice, annessa al maestoso Palazzo Carafa, centro focale di quella che fu l’antica città medioevale. Sarà proprio questo il luogo scelto per ospitare il concerto Gospel del gruppo newyorkese June and the Sionettes Gospel Singers, che andrà a concludere il giorno di Santo Stefano una serata aperta dalla cantante genovese Roberta Alloisio. Si tratterà di due momenti di sicuro impatto in quello che di solito è lo sfondo (di grande suggestione), per gli artisti che in estate si esibiscono al Teatro al Castello.
Il programma è stato sviluppato dai direttori artistici Vincenzo Staiano e Paola Pinchera con la stessa cura dedicata a quello della più longeva e tradizionale sessione estiva, ed è imperniato su una serie di attività mirate a creare una sei giorni di pregevole approfondimento nel mondo della musica e delle arti visive.
Un cartellone all’insegna di una grande vivacità in merito ai contenuti, che consentirà di passare dalle master class e dagli incontri con alcuni protagonisti del Festival la mattina, per poi riconciliarsi con il jazz al pomeriggio grazie ai tanti nuovi talenti previsti presso l’ex convento dei minimi, fino all’ascolto alla sera di affermati talenti del panorama jazzistico internazionale, all’auditorium.
Un altro live molto atteso, perchè sotto il segno dell’originalità, sarà di certo l’anteprima europea di “The bell” (27 auditorium comunale), il nuovo CD di Mat Maneri, Craig Taborn e Ches Smith che sarà pubblicato a gennaio negli Stati Uniti dalla prestigiosa etichetta ECM del produttore Manfred Eicher. Per Taborn si tratta di un ritorno a distanza di 15 anni dalla memorabile performance con la Note Factory di Roscoe Mitchell. A Jazzy Christmas è anche lieto di riabbracciare la bravissima cantante Greta Panettieri, impegnata in un omaggio a Mina e alla migliore tradizione della canzone italiana, quindi Roberto Cecchetto (che presenterà il suo ultimo CD “Live at Cape Town” della Nau Records), e poi due maestri del pianoforte del calibro di Franco D’Andrea (29) e Antonio Faraò (30) con le loro rispettive formazioni e più volte ospiti del Festival nel passato.
Si tratta del meglio del made in Italy presente nel panorama jazzistico internazionale, di cui costituisce un altro buon esempio il violinista Luca Ciarla, presente al Festival per la prima volta con il suo quartetto dopo ripetute tournèe internazionali. Chiusura in tema natalizio con “Round Christmas” di Rossana Casale, sicuramente una delle cantanti più amate dagli italiani, che si esibirà subito dopo il concerto di Faraò.
Il rapporto tra jazz e fotografia sarà un altro elemento chiave di questa sessione, come lo è stato più volte nella storia di Roccella Jazz, che è costellata di progetti e performance di grande impatto artistico e contenutistico, imperniati sulla commistione tra queste due forme espressive.
A margine dei concerti, quest’anno sono previsti un concorso fotografico – seguito da una mostra – e alcuni eventi curati dai celebri fotografi Silvia Lelli e Roberto Masotti). Sulla scia di questa tematica, Masotti, che ha lasciato tracce importanti sia con performance sul palcoscenico, come ad esempio fu per “Il giro del tavolo”, nel 1998, un concerto -happening capace di aprire un‘era in Italia), cui saranno abbinati eventi di altri tipo e una meticolosa retrospettiva sulla storia del festival. Il grande fotografo milanese presenterà il 27, il suo nuovo progetto “Tai Small Crowd”, una produzione originale del Festival all’insegna della multimedialità.
La tradizionale sezione all’ex Convento dei Minimi ospiterà invece una formazione ormai collaudata come quella di Antonio Pascuzzo, in apertura, e, a seguire, espressioni del nuovo del jazz italiano come Filippo Cosentino, il trio di Mario Lo Cascio e quelli di Federico Placanica e Fabrizio Savino e il duo Massimiliano Milesi/Giacomo Papetti. La chiusura toccherà, invece, a un’icona del jazz italiano come Claudio Cojaniz che in trio presenterà “Blu Africa”, un suo progetto molto ben calibrato.
Sulla base del successo riscosso nel 2014 e a pochi giorni dalla nuova edizione, si può già dire che si tratta di una scommessa vinta. Sono stati infatti la partecipazione e l’apprezzamento del pubblico a spingere l’Associazione Culturale Jonica nello sforzo di istituzionalizzare la sessione natalizia a Roccella, cittadina da sempre in evidenza quando si è trattato di abbinare cultura e turismo.