Lanciati numerosi input, fra cui inclusione sociale, solidarietà e rispetto degli individui. Rappresentazione teatrale delle seconde e terze classi della scuola media. Un successo il musical natalizio portato in scena nel palateatro comunale di Mirto dagli studenti della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo Crosia Mirto. “Se fosse davvero Natale…”, questo il titolo di un’interessante rappresentazione teatrale. Ampia la partecipazione di pubblico. Diversi gli ospiti intervenuti. Un’iniziativa strutturata con cura dagli alunni delle seconde e terze classi della scuola media cittadina, coordinati dai docenti Franco Ausilio, Marcella Pecoraro, Marisa Beraldi, Francesca Carchedi, Rosa Celestino, Giuseppe Campana, Giovanna Greco e Antonio Madeo. Il lavoro ha attualizzato il Natale e i suoi personaggi. Un’azione, anche, formativa che ha consentito ai ragazzi protagonisti e alla folta platea di riflettere sui valori della vita, sulla necessità di comprendere il vero significato del Natale. Nella rappresentazione si parla degli acquisti, dei regali, delle grandi abbuffate, dei grandi consumi. Si evidenzia che c’è chi può utilizzare tanti prodotti e chi, invece, è costretto a rovistare nei cassonetti della spazzatura. Il musical proposto dalla scuola guidata dal dirigente scolastico Rachele Donnici, racconta di Giuseppe e Maria che, stanchi del viaggio da Nazareth a Betlemme, si addormentano per strada e sognano di trovarsi in una città dei nostri tempi, proprio la sera della vigilia di Natale. Un sogno che consente agli attori di mettere in risalto le tante difficoltà della società moderna: chi perde il lavoro quando non è più tanto giovane, chi rimane senza casa e non ha più nessuno che si prende cura di lui. Poi, l’altra tematica di grande attualità: gli stranieri, gli extracomunitari. Da qui il messaggio di assumere un atteggiamento consono a una società evoluta come la nostra: l’accoglienza. Senza sottovalutare che chi arriva da una realtà geografica diversa rappresenta un valore aggiunto per la comunità che lo ospita. Insomma, il lavoro proposto dagli alunni della scuola media di Mirto ha riprodotto quella che è la realtà che si vive quotidianamente. Le difficoltà con cui dover fare i conti. Allo stesso tempo ha messo in luce, l’aspetto morale, oltre che religioso, del Natale. E’ emerso, infatti, la necessità di maggiore cordialità, rispetto e aiuto nei confronti delle persone che hanno bisogno. Al termine della rappresentazione la dirigente Rachele Donnici ha messo in evidenza la buona interpretazione degli studenti, grazie alla guida dei docenti, e ha fatto notare l’importanza dell’accoglienza nella comunità sociale. Nella scuola crosiota, infatti, giornalmente praticano attività mirate proprio all’inclusione sociale. Il parroco della parrocchia “San Giovanni Battista” di Mirto, don Giuseppe Ruffo, ha stimolato i giovani a una maggiore generosità nei confronti del prossimo e soprattutto verso chi ha bisogno. A volte basta anche un semplice sorriso. L’Assessore comunale alla Cultura e Pubblica istruzione, Graziella Guido, ha fatto notare la continua collaborazione fra l’ente locale, la scuola e le parrocchie. Una sinergia che sta consentendo di lanciare fra la gente messaggi propositivi che portano verso un atteggiamento di maggiore propensione nei confronti di chi ha necessità di essere aiutato.