Presentata a Roma l’iniziativa ministeriale che vuole mettere i pc in aula nelle scuole medie e superiori. Profumo: «Saranno consegnati nelle prossime settimane». L’obiettivo è modernizzare e risparmiare sui documenti cartacei. E in Calabria, Campania, Sicilia e Puglia ci sarà anche un’integrazione per ciascun professore. Da quest’anno tutte le classi delle medie (34.558) e delle superiori (62.600) potranno contare su un computer da utilizzare nelle lezioni. «Alle classi che ancora non ce l’hanno – ha spiegato il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, durante una conferenza stampa – sarà consegnato nelle prossime settimane». E il progetto vede protagonista anche la Calabria che è stata definita dal ministro una «lepre» perché – insieme a Puglia, Campania e Sicilia, le altre regioni della convergenza – ha annunciato di voler fornire anche un tablet a ogni insegnante. Nel corso della conferenza stampa al Ministero per presentare il progetto dei computer in classe sono stati presentate in videoconfernza anche le iniziative del Comune di Firenze, della regione Calabria, dell’istituto Majorana di Brindisi, dell’istituto Fermi di Mantova, dell’Istituto Desambrois di Olux.
L’obiettivo è liberare aule e segreterie scolastiche da faldoni e fotocopie e ridurle, fino a eliminarle del tutto, le spese sostenute dalle scuole per l’acquisto di documenti cartacei per la gestione amministrativa e didattica, risponde alle esigenze della spending review ma anche a una modernizzazione del sistema Italia. La spesa di un istituto secondario di II grado con mille alunni e 45 classi per pagelle, registri, carta per documenti e libretti per studenti, può arrivare fino a 6.262 euro. La dematerializzazione può far risparmiare allo Stato 4 milioni di euro nella scuola primaria (circa 2 euro a studente), 10 milioni nella secondaria di I grado (circa 6 euro a studente) e 16 milioni nella seconda di II grado (circa 6 euro a studente). (Il Quotidiano della Calabria)