Nota del Coordinamento Cittadino Partito Democratico Catanzaro: <<Nel dibattito politico di questi giorni ancora una volta il centrodestra catanzarese ha fatto sfoggio del suo inconfondibile stile che si fonda su due caratteristiche: dare le colpe sempre a chi li ha preceduti e vendere fumo per il futuro, mentre nel presente la Città e la Calabria soffrono la crisi.
Recentemente il capogruppo Pd al Comune Salvatore Scalzo ha rivolto delle domande legittime e dettagliate al presidente Scopelliti che aspettano ancora una risposta dal governatore: sulla distribuzione dei fondi del Piano per il Sud, sulla gestione ambientale, sul contratto di quartiere, sulla nomina di Arena assessore, sui tanto sbandierati finanziamenti per lo stadio Ceravolo – uno dei luoghi simbolo di questa città – e poi sulla madre di tutte le questioni, la sanità, depauperata come mai prima.
Come si fa, da parte del centrodestra, assessore Tallini e Sindaco in testa, ad esaltare i grandi meriti di Scopelliti e della sua giunta mentre un intero comparto come quello sanitario è in agitazione, dagli ospedali, alle farmacie, alle strutture socio-assistenziali? Scopelliti ha detto una parola chiara sulla unicità della Facoltà di Medicina di Catanzaro? Queste e molte altre questioni sono motivo di preoccupazione per i catanzaresi che sono stufi di non ricevere risposte nel merito dai veri protagonisti.
Il Partito Democratico della Città di Catanzaro che apprezza l’azione politico-amministrativa del suo gruppo consiliare al Comune, ribadisce che difenderà le ragioni del Capoluogo da chiunque ne voglia minare la sua dignità di guida della Regione.
Il centrodestra, invece, terrorizzato dalla imminente uscita di scena di Berlusconi e dei suoi epigoni dalla scena politica, si consola da un lato sgolandosi a denigrare furentemente sul piano personale i consiglieri del centrosinistra – come nel caso di Vincenzo Capellupo, a cui va tutto il nostro sostegno, per i suoi interventi sulla scuola di Casciolino e su altre delicate questioni – colpevoli per il fatto di esercitare il loro legittimo ruolo di opposizione, la prima garanzia di uno stato democratico; dall’altro si spella le mani per applaudire e osannare Scopelliti, a cui prima o poi daranno la cittadinanza onoraria catanzarese, così come promesso in campagna elettorale, celebrando così il tristemente noto ‘modello-Reggio’.
Qual è la Calabria di Scopelliti? Quella che il governatore sogna normale non accorgendosi dei dati drammatici sull’occupazione e sullo sviluppo? Non accorgendosi delle pessime azioni nella programmazione e spesa dei fondi europei, unica vera occasione di sviluppo? E mentre il governatore sogna la sua Calabria ‘normale’, mantenendo lo status quo, i calabresi ed i catanzaresi aspettano con apprensione quale altra delle mille promesse del centrodestra svanirà nel vento che soffia sul Capoluogo di Regione.>