Grande partecipazione di folla stamattina, alla partenza della carovana di Cateno De Luca, davanti al Municipio di S. Teresa di Riva. Come annunciato ieri, la prima tappa è stata nelle baracche di fondo fucile a Messina dove, insieme ad una nutrita delegazione di giornalisti, fotografi ed operatori tv, De luca ha visitato l’interno di alcune fatiscenti baracche.

“ Roba da non credere”- commentavano alcuni giornalisti di tv nazionali, mentre percorrevano le anguste viuzze della baraccopoli tra i rigagnoli di fogna ed i  maleodoranti ed insalubri ambienti circostanti.

Nella baraccopoli di fondo fucile, De Luca ha tenuto una conferenza stampa evidenziando tutti i mali della politica siciliana che ha prodotto situazioni come quella di fondo fucile, “tra l’indifferenza delle istituzioni e la rassegnazione di un popolo che non ce la fa piu’”

Ma il peggio doveva ancora accadere. Infatti, quando la carovana della rivoluzione è arrivata a Palazzo Zanca- sede del Comune di Messina- con l’intento pacifico di consegnare “ U FAUSU” cioè delle banconote false che rappresentano il  simbolo delle difficoltà in cui si trovano tutti gli enti locali, è stato impedito ai partecipanti, l’ingresso al comune.

Ed è a questo punto che sono cominciati gli scontri tra la carovana ed un cordone di vigili urbani ed addetti del comune che cercavano di impedirne l’ingresso.

Dopo avere chiesto inutilmente di poter entrare da solo come libero cittadino, De Luca è passato alle vie di fatto sfondando il cordone di sicurezza, arrampicandosi  sulle barriere divisorie poste nell’ingresso del palazzo, da dove si è catapultato ai  piani superiori per consegnare al commissario “ U FAUSU”.

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