Domenico ScilipotiSovranità monetaria, rilancio dell’apparato produttivo, Mezzogiorno e sviluppo infrastrutturale. Questi alcuni dei temi affrontati da Domenico Scilipoti Isgro’, senatore di Forza Italia, durante la presentazione del suo libro “Le crisi finanziarie e le battaglie di un Senatore della Repubblica”, edito da Graus e presentato quest’oggi presso la libreria Fanucci di Roma.

“La moneta unica – ha spiegato Scilipoti – sta arrecando danni irreparabili all’economia del nostro Paese. L’Europa ha dovuto affrontare una delle peggiori crisi economiche senza avere gli strumenti necessari per contenere i danni e per ottenere il rilancio del nostro apparato produttivo. E’ evidente che occorre intervenire sui regolamenti che disciplinano l’attività dell’Istituto di Francoforte che di fatto non può assolvere ai compiti propri di una banca centrale. La ripresa che ha interessato gli Usa – ha aggiunto – è stata determinata in larga parte dalla possente immissione di liquidità operata dalla Federal Reserve. In Europa, invece, ci siamo limitati, e solo recentemente, ad un Quantitative Easing che sicuramente va nella direzione giusta, ma che purtroppo non avrà gli effetti sperati. Pertanto, o le istituzioni europee danno alla Bce il potere di battere moneta, o il nostro Paese dovrà convincersi a riappropriarsi della sovranità monetaria intervenendo proficuamente, anche con una moneta parallela, per superare la stagnazione nella quale siamo impantanati da ormai troppo tempo.”

Il senatore siciliano si è soffermato, poi, sulla condizione di arretratezza nella quale versa il Mezzogiorno. “Le regioni meridionali – ha affermato Scilipoti – continuano a pagare il prezzo del gap infrastrutturale che lo separa dal resto del Paese. Una condizione, questa, che ha portato alla progressiva chiusura delle aziende del posto e ad una disincentivazione di quegli imprenditori che, nonostante tutto, avrebbero voluto investire al sud. Le nuove infrastrutture più volte promesse dai governi che si sono succeduti negli ultimi anni, non sono mai state realizzate, così come neanche l’ammodernamento di quelle esistenti è stato avviato”. ” L’invito che rivolgo al Governo – ha concluso il parlamentare – è quello di avviare una seria politica di potenziamento infrastrutturale che non solo servirebbe a creare le condizioni per conseguire il rilancio dell’economia meridionale, ma potrebbe contribuire al rilancio complessivo dell’economia del Paese.”

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