Scilipoti e i Club Forza Silvio dell’Area Metropolitana “Incentivare il turismo per il rilancio della Calabria, nuova autenticità nel rispetto delle risorse locali e delle reali potenzialità”. La Calabria, terra di ospitalità, di cultura e di turismo ma anche la terra del sole e dei valori forti, in un momento in cui la stagione turistica estiva è alle porte segna il tempo e la necessità di valutare e perché no anche opportunamente e costruttivamente criticare.
E’ questo l’intento che ha pervaso tutti i partecipanti alla riunione dei Club Forza Silvio dell’area metropolitana di Reggio Calabria e Messina, riunitisi presso la sede del club Forza Silvio Villa Uno, convinti e ben coscienti della bellezza e della potenzialità del proprio territorio anche e soprattutto sotto il profilo turistico.
“Il punto di partenza si può connotare – cosi come ha espresso il presidente del club Giuseppe Papalia – sul principio che il turismo nella nostra bella Calabria c’è quasi per errore, il territorio perfettamente adatto sotto un profilo climatico e paesaggistico si perde e disperde per la non idoneità delle infrastrutture, dei collegamenti e delle istituzioni che purtroppo non supportano affatto”.
“Pur avendo la fortuna di vivere in un’area con un clima invidiabile e con patrimoni storici e culturali tali da garantire un flusso turistico non solo nella stagione estiva bensì tutto l’anno, non sappiamo sfruttare ciò che abbiamo – ribadisce il vicepresidente del club avv. Angela Violi – con quale coraggio parliamo di turismo annoverandolo tra le fonti di guadagno, quale motivo di orgoglio e possibilità di sviluppo, se poi siamo fin troppo arretrati anche rispetto ad altre regioni del sud Italia e non siamo, a tutt’oggi, in condizione di vedere la luce alla fine del tunnel.”
Il turismo in Calabria si basa su di un’elevata stagionalità della domanda, con un forte flusso di turismo balneare nei mesi estivi che risente però di un parziale deterioramento delle risorse naturali e di scarsa redditività dagli scarni investimenti nel settore e se ciò ancora non fosse sufficiente, occorre aggiungere che la regione sopporta il peso anche di una forte perifericità con reali difficoltà nei trasporti e con conseguenti costi di viaggio molto elevati.
Le risorse naturali, reale ricchezza per il territorio, anziché costituire il punto di forza per il settore turistico ad oggi ne sono la debolezza in quanto solo e soltanto su di esse si basa l’offerta turistica. Si dibatte di una regione circondata dal mare ove l’offerta balneare è stata vista quale unica attrattiva ed anche se quest’ultima è forse la più richiesta oggi dal turista, di contro si è determinato un forte disinteresse per la pianificazione turistica, non generando altri elementi di attrattiva e potenzialità.
Situazione ulteriormente aggravata se non devastata da un’altro elemento che penalizza fortemente il settore turistico locale e cioè l’insufficiente livello qualitativo e quantitativo delle infrastrutture e dei servizi pubblici in generale.
Dipinto questo tragico quadro, dal dibattito costruttivo svoltosi presso la sede del Club, è apparsa la necessità di diversificare e differenziare l’offerta per cercare di meglio distribuire i flussi turistici sia nel tempo che nello spazio, con l’intento di dar nuova linfa valorizzando gli elementi tipici delle tradizioni locali, ridandogli autenticità e ben pubblicizzandoli.
A dirimere la questione è intervenuto il Senatore Domenico Scilipoti il quale ha dichiarato che “Per rilanciare il sistema economico calabrese è necessario incentivare il turismo, supportando e stimolando gli imprenditori che operano nel settore, mediante l’erogazione di fondi che aiutino a destagionalizzare il sistema turistico locale, sino ad oggi troppo incentrato sulla forte specializzazione balneare. Occorre creare una cultura dell’accoglienza e indirizzarsi nel medio periodo – ha aggiunto ancora il Senatore – ad un’ampia gamma di opportunità alternative come il turismo culturale e religioso, il turismo enogastronomico o il turismo termale, che consentano di diversificare l’offerta puntando ad un turismo totale. La Calabria – ha poi concluso il Senatore Scilipoti – ha una posizione geografica strategica che le consente di essere considerata a pieno titolo, la porta d’accesso turistica e commerciale dell’Europa e dell’Africa, istituzioni e operatori privati del settore devono confrontarsi su quale sia la strategia migliore da adottare affinchè, sfruttando questo punto di forza, il rilancio del sistema economico calabrese parta proprio da una migliore e più capillare offerta turistica regionale”.
A conclusione del dibattito si è cosi giunti alla risoluzione che, come suggerito anche dal Senatore Scilipoti, occorre puntare sul concetto di sostenibilità in tutti i settori per far ripartire l’economia della Calabria, coniugando lo sviluppo economico e sociale con la salvaguardia degli equilibri dinamici del territorio e difatti, solo valorizzando le dinamiche della zona e puntando sullo sviluppo della capacità locale di lavorazione delle risorse agroalimentari si potrebbero gettare le basi anche di un turismo enogastronomico, oltre che paesaggistico e stagionale, costruendo – conclude il Senatore di Forza Italia – strutture ricettive, bed and breakfast e alberghi, riconvertendo strutture dismesse o affidando la gestione di unità già esistenti e di proprietà di Enti Statali o Sovra Comunali a giovani, creando così nuovi posti di lavoro ed un futuro in questa bella terra da troppo tempo mortificata e non valorizzata come dovrebbe.