(Foto dal Web) – La “perla dello Ionio” invasa dai rifiuti. Cassonetti stracolmi con le buste dell’immondizia che si riversano sulle strade. Questo il desolante scenario al quale hanno assistito i soveratesi nella giornata di ieri. A causa dello sciopero dei dipendenti della “Schillacium”, in città è infatti vera e propria emergenza. Una brutta scena che si ripete un po’ troppo spesso in questi ultimi mesi. Accordi non rispettati che fanno andare su tutte le furie i 140 lavoratori che avanzano cinque mensilità più la tredicesima dello scorso anno. Ieri mattina, l’ennesima eclatante protesta. Le maestranze si sono date appuntamento sotto la sede della società su corso Umberto I ed hanno incrociato le braccia per tutta la giornata. La situazione si è aggravata in quanto ieri è stato, come ogni settimana, il giorno del mercatino. E intorno all’ora di pranzo, dopo che gli ambulanti hanno raccolto tutta la merce, su via Cristoforo Colombo e sulla parte finale del lungomare Europa c’era davvero di tutto. Intanto su corso Umberto andavano avanti i preparativi per la festa di San Martino, senza pensare minimamente su come affrontare l’emergenza. Il capogruppo di “Amo Soverato”, Antonio D’Amato, particolarmente amareggiato per la situazione, ha dichiarato: «L’amministrazione comunale deve chiarire a tutti i cittadini perché non prende provvedimenti con la “Schillacium”, perché non vengono pagati i dipendenti comunali dal mese di ottobre? È indispensabile una risposta chiara. Dov’è il presidente del consiglio? Se non sapete amministrare dimettetevi! Esiste in città una situazione d’emergenza e pensate di fare ancora sagre? Abbiamo raggiunto l’apice! Così non si può continuare». Uno sfogo amaro, quello di D’Amato, che giunge in un momento particolare per l’amministrazione guidata dal sindaco Leonardo Taverniti. Momento brutto dovuto al pignoramento di un conto corrente intestato all’ente. Tornando allo sciopero dei dipendenti “Schillacium”, sembra che l’agitazione dovrebbe proseguire anche nei prossimi giorni, a meno che l’amministratore delegato, Luciano Costanzo, riesca a adottare un provvedimento tampone, saldando parte degli arretrati alle maestranze. Se così non fosse in città si rischierà di rimanere “soffocati” dai rifiuti.(c.b.)
Gazzetta del Sud