La senatrice ha ribadito al vice ministro Ciaccia il ruolo strategico dello scalo calabrese per lo sviluppo economico e sociale dell’intero territorio. Proposta e condivisa la convocazione di un incontro tecnico per trovare soluzioni alternative alla chiusura dell’aeroporto.
Positivo l’esito del colloquio tra il viceministro dello Sviluppo economico con delega alle infrastrutture, Mario Ciaccia, e la senatrice Dorina Bianchi per discutere del futuro dell’aeroporto di Crotone Sant’Anna.
“E’ stato un confronto cordiale e allo stesso tempo proficuo – ha dichiarato la senatrice Bianchi – durante il quale ho avuto modo di sottoporre al viceministro Ciaccia le tante e delicate questioni legate al possibile declassamento dell’aeroporto Sant’Anna, ribadendo la necessità di una maggiore interlocuzione con il Governo affinché si comprendano, fino in fondo, le gravi ripercussioni che la soppressione dello scalo provocherebbe su un tessuto economico e sociale già sofferente e fiaccato dalla crisi. Inoltre, perseverare nella decisione di chiudere l’aeroporto Sant’Anna – ha rimarcato la parlamentare calabrese all’esponente del Governo Monti – produrrebbe un effetto moltiplicatore ancora più negativo in considerazione della peculiare situazione del territorio crotonese, caratterizzato da una particolare debolezza sul piano dei trasporti, da quelli ferroviari fino alla rete stradale”.
“Dal canto suo, – ha precisato l’esponente politico del Pdl – il viceministro Ciaccia, comprendendo la bontà delle motivazioni illustrate, ha manifestato la sua disponibilità a prestare attenzione all’intera vicenda dell’aeroporto Sant’Anna, proponendo la convocazione di un incontro tecnico. Da parte mia – ha concluso la senatrice Bianchi – ho già presentato, nei giorni scorsi, una mozione urgente con altri 66 cofirmatari che impegna il Governo ad attivarsi allo scopo di facilitare la realizzazione di una rete aeroportuale calabrese, incentrata sulla collaborazione tra gli scali di Lamezia, Reggio Calabria e Crotone consentendo così alla Calabria di giocare un ruolo da protagonista nella costruzione di reti in grado di favorire l’integrazione economica e sociale di tutto il Sud d’Italia”.