La parlamentare ripercorre rischi e scenari possibili dell’aeroporto Sant’Anna. Bene la convinta presa di posizione del presidente Scopelliti sul ruolo strategico dell’aeroporto e sulla necessità di un sostegno a livello centrale per evitarne il declassamento. “Per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini ed una infrastruttura aeroportuale fondamentale per lo sviluppo economico del nostro territorio occorrono scelte e strategie maggiormente condivise da tutti gli attori decisionali, allo scopo di scongiurare il rischio di declassamento e di non aprire una stagione di incertezza sui costi che i cittadini dovranno sostenere da e per Crotone”. É quanto dichiara la senatrice Dorina Bianchi che ritorna ad accendere i riflettori sullo scalo Sant’Anna con ulteriori precisazioni e approfondimenti.

 “Confermo quanto ribadito anche in questi ultimi giorni. In primo luogo, – precisa la parlamentare del Pdl – sulla richiesta di abrogazione degli oneri di servizio pubblico per i collegamenti aerei tra l’aeroporto di Crotone e gli scali di Milano Linate e Roma Fiumicino, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti invita la Regione Calabria a riconsiderare la richiesta di abrogazione degli oneri di servizio pubblico alla luce delle loro reali finalità o, in alternativa, che la richiesta avanzata dalla Regione Calabria venga confermata direttamente dal presidente Scopelliti. In secondo luogo, ad oggi, non risulta che la Regione Calabria abbia formalmente richiesto la delega per indire la Conferenza dei servizi dell’aeroporto di Crotone, unica deputata per legge a precisare i contenuti dell’onere di servizio pubblico e il nuovo modello di continuità territoriale”.

“Inoltre – continua Dorina Bianchi – sarebbe auspicabile quantomeno informare il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, l’Enac e la Regione Calabria su accordi con compagnie lowcost, il cui eventuale servizio sulle tratte di Roma e Milano potrebbe generare ripercussioni significative sia per la mobilità dei cittadini che per l’andamento dei volumi di traffico dell’aeroporto di Crotone. In questa direzione, la scelta strategica può essere rilevante per lo scalo e, quindi, è necessario procedere ricercando il sostegno e la condivisione dei portatori d’interesse. Un primo effetto proficuo della collaborazione istituzionale potrebbe mirare, ad esempio, a non agire esclusivamente in sostituzione di Alitalia ma a fare uso della riconosciuta competenza ed esperienza degli stakeholders per meglio comprendere le strategie commerciali di Alitalia su Crotone, aprendo un negoziato tra compagnie potenzialmente molto vantaggioso per i passeggeri. La recente storia dell’aeroporto Santa’Anna – dichiara ancora la senatrice del Pdl – insegna, da una parte, che la massima apertura del mercato assicura indubbi vantaggi, dall’altra che mette a rischio le rotte poco remunerative, a discapito delle popolazioni e dei territori. Sul versante opposto, imporre oneri di servizio pubblico significa rendere obbligatorio lo svolgimento di un servizio aereo secondo criteri di continuità, regolarità, capacità e tariffazione cui i vettori non si atterrebbero se tenessero unicamente conto del proprio interesse commerciale”.

“Sarebbe auspicabile accogliere l’invito ad operare sinergicamente lanciato dallo stesso presidente Scopelliti, che ha rimarcato in più occasioni – fa notare la Bianchi – non soltanto la scommessa che la Regione Calabria ripone nello sviluppo della struttura aeroportuale ma anche la necessità di un sostegno a livello centrale, senza il quale lo scalo di Crotone rischierebbe di implodere con pericolosi effetti sulle importanti aspettative che l’intera regione ripone sull’opera nell’ottica di politiche infrastrutturali capaci di avvicinare, necessariamente, la Calabria al resto dell’Italia e dell’Europa”.

 “Per dimostrare di saper reagire all’evoluzione del mercato, e successivamente di attivarsi concretamente per regolare il mercato, con attenzione alle esigenze della collettività calabrese, – conclude Dorina Bianchi – occorre anticipare e prepararsi pianificando per tempo le azioni che possono risultare utili specie nelle diverse fasi di evoluzione negativa del mercato stesso”.

 

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