Nella tarda mattinata di giovedì 8 maggio 2014, in Scaletta Zanclea (Me) e Barcellona P.G. (Me), i carabinieri della Stazione di Scaletta Zanclea, unitamente a personale del Nucleo Operativo della Compagnia di Messina Sud, traevano in arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare, emessa dall’Ufficio G.I.P. presso il Tribunale di Messina:
• Calabrò Salvatore, dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune ;
• Porcello Antonino, ingegnere.
L’indagine trae origine dalla denuncia presentata all’Arma di Scaletta Zanclea da un imprenditore del luogo, il quale rappresentava che i suddetti, a vario titolo ed in concorso tra loro, lo costringevano a rivolgersi all’Ing. Porcello al fine di richiedere all’Ufficio Tecnico del Comune di Scaletta la concessione in sanatoria per opere abusivamente realizzate in un terreno di sua proprietà e, al fine di agevolare il rilascio di tale sanatoria, al pagamento di una parcella di 10.000 euro (di cui 4.000 euro per l’Ing. Calabrò), facendo chiaramente intendere che in caso di affidamento della pratica ad altro professionista non avrebbe ottenuto il predetto provvedimento amministrativo. Nel corso dell’attività emergeva, inoltre, che i suddetti attestavano volutamente una data di accertamento diversa da quella in cui le violazioni edilizie erano state in realtà accertate, forse per dare alla vittima il tempo di decidersi a pagare.
L’A.G. di Messina, pertanto, concordando con le risultanze investigative dell’Arma operante, che riscontrava puntualmente, anche con intercettazioni telefoniche ed ambientali, le dichiarazioni della parte offesa in ordine ai reati di concussione e falsità ideologica commessa da Pubblico Ufficiale in atti pubblici in concorso, emetteva l’ordinanza di custodia cautelare per entrambi gli indagati.
Le perquisizioni effettuate permettevano altresì il sequestro di documentazione che avvalora l’ipotesi accusatoria.
Gli ingegneri Calabrò e Porcello sono stati entrambi sottoposti al regime degli arresti domiciliari, a disposizione dell’A.G.