Con l’arrivo della bella stagione (che ancora non si vede) bisogna proteggere da alcuni pericoli l’ambiente e anche la persona. E puntuali arrivano anche gli “ordini” delle Autorità per fronteggiare gli attacchi dannosi. Per il territorio, i maggiori pericoli sono gli incendi e già il sindaco di Satriano, Michele Drosi, qualche giorno fa ha diffuso la sua precisa ordinanza. Il “nemico” dal quale bisogna proteggersi è la zanzara, specie quella tigre. E anche per tale insetto molesto, del quale gli esperti prevedono una furiosa invasione, è arrivata l’ordinanza numero sei del primo cittadino il quale «ordina a tutta la cittadinanza di mettere in atto misure preventive per la lotta alla diffusione della zanzara tigre e della zanzara comune». Ci sono dei precisi “comandamenti” del cittadino ai quali bisogna conformarsi, pena anche in caso di “inosservanza” di interventi coatti a carico degli inadempienti. Il cittadino satrianese a quali adempimenti è chiamato dal sindaco per evitare il proliferare dell’insetto ed evitare le conseguenti punture che potrebbero causare infezioni a volte anche letali? Nell’ordine dettagliato si chiede al cittadino di evitare l’abbandono di oggetti e contenitori dove possa raccogliersi dell’acqua piovana (copertoni, bottiglie, sottovasi); il cittadino deve procedere allo svuotamento dell’acqua stagnante da contenitori abbandonati in terrazze, cortili; svuotare settimanalmente i contenitori di uso comune come i sottovasi, abbeveratoi per animali domestici, annaffiatoi; deve coprire eventuali contenitori inamovibili con strutture rigide introducendo nei piccoli contenitori che non possono essere rimossi dei filamenti di rame; bisogna immettere nelle fontane ornamentali dei giardini dei pesci larvivori (i famosi pesciolini rossi!) e, infine, si provveda a trattare con mirati prodotti i tombini, le griglie, i pozzetti eventualmente ricadenti in proprietà private. Insomma una vasta opera di pulizia continua che potrebbe essere sufficiente a non essere bersaglio dei temibili pungiglioni dell’insetto molesto di ogni estate.
Gazzetta del Sud del 25.05.2011 – Raffele Ranieri