Nella giornata del 20 agosto ultimo scorso, l’Arma dei Carabinieri ha celebrato il 22° anniversario della marte dell’Appuntato Renato Lio, militare che nel 1991, durante lo svolgimento del servizio, perse la vita per mano di un malvivente.
La cerimonia si è svolta in due fasi: la prima, alle ore 10:00, ha visto la deposizione di due corone di fiori (da parte dell’Arma e del Comune di Satriano) dinanzi la lapide in memoria dell’Appuntato in località “Russomanno”; la seconda, alle ore 11:00, ha avuto luogo nella Chiesa Santa Maria della Pace in Satriano frazione Marina, con la celebrazione di una messa.
Presenti i familiari (la vedova ed i due figli), insieme ai vertici dell’Arma dei Carabinieri (il Comandante della Legione Carabinieri Calabria ed il Comandante Provinciale di Catanzaro), ad una folta rappresentanza dei militari della Compagnia CC di Soverato (il Comandante della Compagnia ed i Comandanti delle Stazioni), al personale del Comitato Intermedio della Rappresentanza dell’Arma, all’Associazione Nazionale Carabinieri di Soverato ed al Sindaco del Comune di Satriano.
Il 20 agosto 1991, intorno alle ore 02:30, a Soverato, il graduato, impegnato in pattuglia automontata, in servizio notturno e durante l’espletamento di un posto di controllo stradale, proprio all’altezza della rotatoria oggi denominata in suo onore “Renato Lio”, procedeva al controllo di un’autovettura con a bordo tre persone che era giunta a velocità elevata. Le stesse venivano addossate ad un muro di contenimento posto ai margini della strada, per essere perquisite. L’Appuntato Lio perquisiva l’autovettura e, quando si chinò per controllare la parte sottostante del sedile anteriore destro, uno dei tre soggetti si voltava repentinamente e, dopo aver spinto il militare, si impossessava di una pistola occultata sotto il medesimo sedile. L’Appuntato Lio, con determinazione, ingaggiava una furiosa colluttazione. A brucia pelo, il malvivente gli esplodeva contro tre colpi di pistola che furono fatali.
Per tale motivo, il militare, allora in servizio presso la Compagnia Carabinieri di Soverato, fu decorato di Medaglia d’Oro al Valor Civile alla memoria, con la seguente motivazione: “Capo equipaggio di una pattuglia del Nucleo Radiomobile, mentre si apprestava, insieme ad altro graduato, al controllo degli occupanti di una autovettura, veniva improvvisamente raggiunto da numerosi colpi d’arma da fuoco. Benché gravemente ferito, ingaggiava col malvivente una violenta colluttazione da cui desisteva quando, ormai privo di forze, si accasciava al suolo. Splendido esempio di altissimo senso del dovere spinto sino all’estremo sacrificio. Soverato (CZ), 20 agosto 1991”.
L’omicidio di Renato Lio, Appuntato dei Carabinieri, ucciso nel corso di un predisposto servizio di controllo del territorio, rappresenta, ancora oggi, l’ennesimo tributo di vite pagato dall’Arma nella incessante lotta alla criminalità organizzata sul fronte calabrese.