Di seguito il comunicato diffuso stamani dal Sap di Catania: <<Ennesimo intervento del Sindacato Autonomo di Polizia (SAP) di Catania, a tutela dei poliziotti etnei che ormai giornalmente sono impegnati nel fronteggiare gli arrivi dei migranti al Porto di Catania .
Tutti ricorderanno la provocazione messa in atto alla fine del mese di giugno di quest’anno quando il SAP di Catania, vista l’inerzia dell’Amministrazione sull’emergenza sanitaria legata all’ arrivo in massa dei migranti con l’operazione “Mare Nostrum”, distribuì, a proprie spese, sul molo del Porto di Catania, mascherine idonee e tute protettive ai colleghi mandati allo sbaraglio senza le dovute precauzioni. Già in quell’occasione, quindi parlo della fine del mese di giugno – sottolinea il Segretario Provinciale del Sap Giuseppe Coco – avendo intuito che il porto di Catania, per vari motivi, era stato scelto come punto di approdo delle imbarcazioni dell’operazione Mare Nostrum, abbiamo chiesto al Questore di interessare la Prefettura o l’Autorità Portuale affinché venisse delimitata un’area con l’installazione di una tettoia, un misero tavolino e un punto luce (spesso gli sbarchi avvengono di sera tardi o addirittura la notte) per permettere ai colleghi dell’Ufficio Immigrazione il disbrigo delle prime formalità che il Dipartimento della P.S. impone .
Ebbene – continua Coco – niente di tutto questo. I colleghi continuano a lavorare in una situazione imbarazzante, sotto il sole o la pioggia, con lampadine tascabili e usando le spalle di altri colleghi per scrivere.
Chiediamo per l’ultima volta l’intervento alle Autorità competenti, dopodichè siamo pronti a comprare a nostre spese, anche questa volta, il necessario per svolgere degnamente un servizio comandato dall’Amministrazione”.>>