Continuano i controlli, relativi alla prevenzione dalla commissione di reati ed in particolar modo a quelli derivanti dall’ uso inappropriato dei contatori elettrici.
Già nella passata edizione di questi speciali servizi i carabinieri di Santo Stefano avevano arrestato un pregiudicato stefanese evidenziando come le condizioni di sicurezza della sua abitazione fossero assolutamente fatiscenti e tali da avere riflessi sull’intero quartiere.
In tale ottica ieri i Carabinieri di Caronia, nella notte, avvalendosi dell’ ausilio di personale tecnico dei gestori, passavano al setaccio una serie di abitazioni del centro estendendo la loro azione poi, in alcune contrade. Ieri sono state effettuate numerosissime ( 18) verifiche finalizzate a garantire il rispetto dei canoni di sicurezza e di legalità ed annullare, così, i rischi derivanti dai sovraccarichi elettrici ed da altre problematiche legate alla manomissione della rete elettrica.
Nello specifico, al di là della gravità del furto, la verifica – condotta dagli uomini del Maresciallo Bucci Antonio – ha permesso eludere i pericoli connessi ad un allaccio abusivo alla rete elettrica, creato in maniera grossolana e con delle modalità tali da mettere concretamente a rischio l’incolumità non solo degli occupanti l’abitazione in questione, ma anche della collettività che, nel caso di specie, sarebbe potuta rimanere coinvolte dalle conseguenze dannose di un corto circuito.
I Carabinieri verificavano che l’abitazione, dove i contatori risultavano dismessi, era perfettamente rifornita di corrente. La successiva verifica permetteva accertare che tale Alessandrino Giacomo, coniugato, con un cavo sotterraneo, s’allacciava abusivamente attraverso un tombino elettrico, al palo dell’ Enel. In tale ottica all’esito di questa mirata attività, venivano deferite a titolo di concorso nel reato di furto, altre tre persone che occupavano lo stabile e i cui componenti beneficiavano del bypass.
L’azione dei Carabinieri si concludeva con il ripristino delle condizioni di sicurezza e di legalità. L’ arrestato veniva, poi, condotto per essere giudicato con il rito per direttissima nel pomeriggio odierno davanti al GIP del tribunale di Patti che convalidava l’arresto e disponeva l’obbligo di firma.