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Notte da incubo per due donne, una delle quali molto anziana, a Sant’Ilario dello Ionio. Nel cuore della notte, mentre dormivano, si sono viste piombare all’interno della loro modesta abitazione due malviventi a volto scoperto e armati di coltelli. Sono state minacciate di morte e “invitate” a non muoversi assolutamente dal letto e derubate di tutti i risparmi oltre che di due cellulari. La rapina si è verificata in una zona non lontana dal centro della cittadina. Ad essere prese di mira dai malviventi sono state la pensionata I.A., 87 anni, e la sua “assistente” domiciliare, C.S., 65 anni, entrambe santilariesi. Agendo di notte e conoscendo bene verosimilmente le abitudini delle due donne e il luogo in cui mettere a segno il colpo, i due malviventi si sono introdotti, mentre le due donne dormivano, nell’abitazione forzando la serratura e la porta d’ingresso. Appena dentro i due rapinatori si sono diretti verso la stanza da letto e hanno svegliato e minacciato le due donne con dei coltelli. Sotto i loro occhi terrorizzati, si sono messi a rovistare in tutta la stanza da letto alla ricerca di denaro e oggetti di valore. Prima di fuggire via a piedi e far perdere nel giro di una manciata di minuti le proprie tracce, i due malviventi sono riusciti rovistando in alcuni cassetti, ad impossessarsi di circa tremila euro in contanti e di due telefoni cellulari. Superato lo choc, a lanciare l’allarme e a chiamare i carabinieri è stata la meno anziana delle due vittime. Sul luogo, si sono subito recati i militari della stazione di Sant’Ilario e del Nucleo operativo e radomobile della compagnia di Locri diretta dal maggiore Ciro Niglio.

I successivi controlli in tutta la zona e i numerosi posti di blocco effettuati dai carabinieri lungo le principali arterie del comprensorio non hanno dato, allo stato, esiti postivi. Sulla rapina, sono ancora in corso altre indagini. Dell’accaduto è stata informata la Procura di Locri.

BOVALINO – Gli agenti della Polizia di Stato del locale commissariato guidato dal vicequestore Giovanni Arcidiacono hanno inferto, a conclusione di un capillare servizio e di numerosi controlli, un duro colpo al business della prostituzione che nella cittadina costiera della Locride, come se nulla fosse e a qualsiasi orario della giornata, è molto attivo anche in pieno centro, nelle vicinanze della stazione ferroviaria. È qui, infatti, a conclusioni di alcuni mirati servizi di appostamento, che i poliziotti hanno sorpreso cinque ragazze di nazionalità rumena che esercitavano tranquillamente la loro attività di prostitute adescando per strada giovani, meno giovani e anziani. Le cinque rumene sono state bloccate e condotte nei locali del commissariato di pubblica sicurezza di Bovalino. Qui al quintetto è stato notificato, dopo gli accertamenti e adempimenti di rito, il foglio di via obbligatorio da parte del questore di Reggio Calabria, dottor Carmelo Casabona. A titolo personale e a nome dell’amministrazione comunale, il sindaco di Bovalino, Tommaso Mittiga, avendo appreso la notizia del servizio effettuato dagli agenti, si è congratulato col vicequestore Arcidiacono.

BRANCALEONE – Persone non ancora identificate hanno esploso 15 colpi di pistola semiautomatica contro un’autovettura Fiat Panda di proprietà di una persona del posto, P.G. di 65 anni. Sul grave danneggiamento sono in corso indagini da parte dei carabinieri della stazione di Brancaleone.

MONASTERACE –  Un incendio, la cui natura non è stata ancora accertata, ha gravemente danneggiato l’appartamento di proprietà di N.K., di 33 anni, rendendo inagibile anche l’abitazione posta al piano superiore.

Gazzetta del Sud – Antonello Lupis

 

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