Osservazioni e polemiche partite dal gruppo consiliare “Primavera Andreolese” hanno segnato l’apertura del sottovia ferroviario. Il gruppo all’opposizione nell’assise cittadina non ha infatti partecipato all’inaugurazione adducendo una serie di motivazioni a sostegno della drastica decisione. In un documento politico i consiglieri hanno contestato la «difformità del tracciato rispetto al progetto approvato dall’amministrazione comunale “Primavera Andreolese”, unico progetto ad essere stato approvato dalla conferenza dei servizi tra Rfi, Regione Calabria e dall’Autorità di Bacino». Secondo la prospettiva del gruppo consiliare, inoltre, il nuovo progetto sarebbe «a tutti gli effetti una “variante urbanistica” con modifiche “rilevanti” e ripercussioni a carico “delle aree pertinenziali degli edifici di civile abitazione». Nella sostanza la maggioranza “Raggio di Sole” avrebbe «approvato una “sanatoria” dei lavori eseguiti, in quanto non autorizzati, e riconosciuto un debito fuori bilancio ad Rfi per le opere realizzate». Nel documento c’è anche la segnalazione del pericolo (causato dalla chiusura di un collegamento che prima era stato previsto) a cui andranno incontro i pedoni nel transito dal marciapiede sulla “106” al sottopasso. I rischi riguarderanno anche i residenti del “Fego” che – si rileva nel documento – dovranno ancora percorrere un tratto di Nazionale sprovvisto di un adeguato camminamento per accedere al quartiere. Nel corso della cerimonia il prefetto Antonio Reppucci, intervenendo in merito all’assenza del gruppo consiliare “Primavera Andreolese”, ha dichiarato che, invece ,avrebbe voluto che l’opposizione fosse presente per sentire direttamente l’esposizione delle diverse ragioni, e, focalizzando la questione all’interno di un contesto generale, ha sottolineato che ogni «ritiro sull’Aventino» limita il confronto democratico. Il sindaco Gerardo Frustaci, invece, si è limitato a definire «pilatesco» il comportamento della minoranza ed ha solo ricordato che all’indomani della sua elezione i dirigenti di Rfi a proposito dei lavori per il sottopasso gli presentarono «una situazione problematica per il “corto circuito” che si era venuto a creare con la precedente amministrazione».
Gazzetta del Sud – Massimo Ranieri