Serata emozionante quella di ieri, 23 luglio, per la prima edizione del “Premio Giorgio Fleri”. Ad un anno esatto dalla morte del celebre attore, è stata organizzata una manifestazione in suo ricordo. Santateresino, protagonista di spot e fotoromanzi, Fleri ha avuto una lunga e proficua carriera iniziata negli anni Settanta. Uomo elegante ed amante delle donne, tra i suoi tanti amori vanno menzionati Silvana Pampanini e Greta Garbo. Si trasferì persino in Messico proprio per amore, sentimento al quale ha dedicato tutta la sua vita.
In virtù della sua passione per film e colonne sonore, che hanno ispirato anche la produzione dei suoi fotoromanzi, è stata organizzata una serata musicale in suo onore. Presentato da Patrizia Causarano, l’evento si è svolto nel Parco Unità d’Italia ed è stato supportato dal piacevole canto di Guido Vittorino. Sulle note delle più grandi colonne sonore di tutti i tempi, da A qualcuno piace caldo ai più recenti Ghost e Titanic, si è voluto celebrare la grandezza di questo particolare artista.
Coinvolgente il racconto dell’amico Pino Mento, che ne ha ricordato le doti emotive e l’energia coinvolgente: «Immaginiamo Giorgio come una lunga onda di un mare agitato. Era cangiante continuamente, per lui tutto era possibile. Qualunque cosa tu desiderassi Giorgio era capace di farti pensare di poterla avere».
Il “Premio Giorgio Fleri” trae la sua linfa vitale dal “Premio letterario Baia Taormina”, da lui ideato per celebrare i migliori talenti del panorama culturale siciliano. In presenza dell’assessore Trimarchi e del consigliere Dominici, è avvenuta la premiazione di Sebastiano Riso, giovane regista catanese che si è distinto per interessanti pellicole, tra le quali Il primo re, Il bambino della domenica, Più buio di mezzanotte e Una famiglia. Le sue opere si caratterizzano per le tematiche profonde e difficili, quali la prostituzione minorile ed il traffico di neonati, in quanto il compito del cinema in un’epoca complessa come la nostra è quello di inviare dei messaggi ben precisi e far riflettere. Purtroppo assente per cause lavorative, ha inviato un videomessaggio di ringraziamento dal Giappone. Sul palco la madre del regista a ritirare il premio, consegnato dal nipote di Fleri, Gianluca.
Si è proseguito con la visione di alcuni filmati che ritraggono l’attore in momenti conviviali e con lettura di una poesia sull’amore accompagnata da una dolce sinfonia in sottofondo. La presentatrice Patrizia Causarano ha concluso l’evento ricordando un’ultima volta l’amico scomparso: «Un uomo che ha vissuto fuori dagli schemi. Un uomo per il quale il denaro non contava nulla, contava invece l’amicizia. Giorgio ha tessuto una ragnatela verso cui tutti convergiamo, che è lui».
Termina l’allegra serata con la colonna sonora del film C’era una volta il west, sinfonia che l’attore apprezzava particolarmente. Ed è proprio così che si è voluto ricordarlo, con il sorriso che l’ha sempre contraddistinto.
Cristina Trimarchi