PALERMO  – “Si tratta di una decisione cautelare assunta unilateralmente dal presidente della sezione del Tar di Palermo ‘inaudita altera parte’, cioe’ senza contradditorio, nelle more della trattazione collegiale in camera di consiglio che avverra’ il 24 ottobre. In quella sede documenteremo il lungo percorso, ben noto da tempo a tutte le sigle sindacali, che ha portato all’emanazione del provvedimento impugnato che costituisce non soltanto un atto dovuto, ma anche una scelta che mira a garantire la qualita’ delle prestazioni e la sicurezza degli utenti”. L’assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, commenta cosi’ la decisione del Tar di Palermo che ha sospeso una parte del decreto sull’aggregazione dei laboratori d’analisi. “Il provvedimento – continua Russo – costituisce la doverosa esecuzione di linee di politica sanitaria nazionale, indicate dal ministero della Salute e successivamente inserite in uno specifico accordo Stato-Regioni. Per la Sicilia, inoltre, costituisce lo specifico adempimento del Piano operativo 2010- 2012, approvato in Giunta e con il parere favorevole della Commissione Sanita’ dell’Ars, che la Regione ha sottoscritto con i ministeri della Salute e dell’Economia. Il Piano prevede infatti l’operativita’ sul territorio di laboratori d’analisi con un volume di produzione non inferiore alle 200mila prestazioni annue. Tale adempimento inoltre e’ stato piu’ volte sollecitato dal tavolo tecnico di verifica dei ministeri della Salute e dell’Economia, che proprio in questi giorni hanno espresso parere favorevole dopo aver ribadito che si tratta di un provvedimento necessario ai fini del rispetto delle scadenze previste in materia”. Il verbale della riunione del 24 luglio 2012, su questo punto recita testualmente: “E’ necessario che la Regione adotti un provvedimento che avvii concretamente il processo di aggregazione realizzando una soglia gia’ significativamente piu’ elevata di quella media, oggi riscontrabile, per portarla poi entro una tempistica certa a quella minima di 200 mila esami”. Come scritto a pagina 28 dello stesso verbale, l’adozione del provvedimento di aggregazione dei laboratori d’analisi rientra tra gli adempimenti obbligatori, alla verifica dei quali sara’ erogata alla Sicilia una ulteriore quota di 240 milioni. “Per quanto mi riguarda gli impegni assunti vanno mantenuti. Sara’ comunque il prossimo presidente della Regione – conclude Russo – a valutare se la Sicilia puo’ permettersi il lusso di rinunciare a queste somme”. Il decreto sui laboratori e’ stato emanato il 9 agosto e, d’intesa con il Ministero, la Sicilia e’ stata autorizzata a graduare il termine per il raggiungimento della soglia delle 200mila prestazioni annue proprio per rendere meno traumatico il passaggio al nuovo sistema di accreditamento: viene previsto infatti che per il biennio 2013-2014 il limite sara’ di 100mila prestazioni e che l’entrata a regime del limite delle 200mila prestazioni annue e’ fissata al primo gennaio 2015. (regione.sicilia.it)

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