Allegria e successo di pubblico per il ritorno in scena della Compagnia Teatrale “i Liticanti” che hanno animato, durante una calda serata di agosto, la piazza di San Gennaro a Martirano (Cz).

Un atteso ritorno dopo circa due anni di forzata lontananza dal palco che, immerso nella flora vegetazione del suggestivo borgo calabrese, ha ulteriormente acceso la magia dell’arte scenica.

Il gruppo di San Mazzeo, nel pieno rispetto di tutte le norme anti-contagio covid 19, ha portato in scena la commedia in tre atti, “Chi ricchizza a Vucca”, liberamente tratta da Nino Gemelli e con la regia di Raffaele Paonessa.

Una storia al limite tra realtà e finzione scenica, intervallata da momenti di riflessione e comicità resa ancora più incisiva dalla caratterizzazione linguistica e scenica del vernacolo.

Espressioni del passato, e colori dell’oggi, sono coesistiti in un perfetto equilibrio pittorico.

Chiricchizza A vucca è la storia di Anna, una ragazza di quasi 16 anni che aspetta un bambino, ma che però, non vuole svelare l’identità del padre. Si accende così, una storia di pettegolezzi e perbenismo, e lo scandalo cammina a grande velocità. Nella Calabria di un tempo così come in quella di oggi, sono tutti preoccupati a cercare il padre ma nessuno si chiede realmente, come stia la futura giovane mamma.

Il fardello più grande ricade sulle spalle del futuro nonno, solo di nome Fortunato, che dovrà lottare contro il pregiudizio e contro anche, sé stesso, comprendendo con amarezza alla fine della vicenda, che in fondo, a vucca è ‘na ricchizza.

Gli amici Liticanti hanno così intrattenuto il pubblico, con circa due ore di spettacolo, con un perfetto intercalare di serietà ed umorismo. A seguire la regia, un nome volto del teatro lametino, Raffaele Paonessa che ha portato i saluti della Fita (Federazione Italiana Teatro Amatori) con la quale riveste un ruolo a livello regionale, sottolineando come il teatro amatoriale calabrese stia vivendo una grande fioritura, riuscendo ad essere professionalmente impegnato in termini di passione e sacrifici.

Sono molto soddisfatto – ha dichiarato a fine serata il regista – perché se pur questa pandemia ci abbia bloccato nelle nostre case, non è riuscita a spegnere il desiderio di stare insieme e non ha scalfito la passione per il teatro che oggi, acquista una valenza terapeutica e di promozione delle bellezze naturali del nostro territorio. Sono presenti questa sera, fra il pubblico, molti degli attori della compagnia Giovanni Vercillo, ponendo sigillo a quello che può essere definito un gemellaggio artistico ed umano, che accende i riflettori sulla bellezza della sinergia fra gruppi non soltanto teatrali.

A tal proposito – conclude Paonessa – ringrazio Giuseppe Persico per le scenografie e tutti gli amici Liticanti che se pur diversi per età, interesse e perché no, problematiche, sono accomunati dal medesimo sentimento di amicizia che, questa sera sul palco, è stato protagonista indiscusso.

Dalla compagnia teatrale giungono i ringraziamenti a tutti i presenti che hanno con il calore dei sorridenti applausi, riscaldato la serata trasformando una mera rappresentazione scenica in un bellissimo momento di condivisione.

La consegna simbolica delle chiavi di San Mazzeo al regista, investendolo quale amico onorario, ha concluso la serata.

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