Nella tarda mattinata di sabato 11 gennaio u.s., giungeva alla Stazione Carabinieri di San Fratello una telefonata che segnalava la presenza, all’interno di un panificio di quel centro, di un uomo forestiero molto anzianoil quale effettuava pagamenti agli esercenti con banconote false.
Personaledella locale Stazione si recava tempestivamente sul luogo indicato, avendo modo di constatare la presenza di un soggetto che corrispondeva alla descrizione. Decidevano così di controllarlo chiedendogli generalità e motivo della sua presenza in paese. Lo stesso veniva identificato in Scaffidi Gennarino Basilio, classe ’30, originario di Brolo, ma residente a Capo d’Orlando, coniugato, pensionato, con precedenti di polizia.
Notato lo stato di agitazione provocato dal controllo i militari, a quel punto insospettiti, chiedevano all’anziano signore se avesse con sé banconote contraffatte. Questi resosi evidentemente conto che a nulla sarebbe servito mentire, estraeva dalla tasca della giaccadue banconote da euro 20,00 e le consegnava ai militari. Entrambe, nonostante potessero apparire a prima vista genuine, presentavano tuttavia il medesimo numero di serie e, per ciò solo, da ritenersi contraffatte.
La successiva perquisizione alla vettura dell’anziano, una Fiat “panda” di colore rosso, parcheggiata nei pressi del panificio, consentiva di rinvenire sui sedili della stessa, una busta in plastica contenente uno shampoo ed un gel per capelli, oltre ad uno scontrino fiscale, da cui si evinceva che lo Scaffidi, poco prima, aveva acquistato detta merce in un negozio del luogo, pagandola 4 euro circa. Non escludendo che potesse averlo fatto utilizzando altre banconote contraffatte, i militari si recavano nel vicino negozio, dove accertavano che effettivamente il citato aveva pagato la merce con una banconota da euro 20,00, poi risultata avere lo stesso numero seriale di quelle che,poco prima, aveva consegnato ai Carabinieri. Tale doveva essere il metodo utilizzato dall’anziano ma scaltro signore: acquistare merce per pochi euro da ignari esercenti, per poi pagarla con una banconota da 20,00 euro contraffatta, così da garantirsi il resto in denaro genuino oltre, naturalmente, ai prodotti comprati.
A quel punto i Carabinieri della Stazione, congiuntamente a quelli del Nucleo Operativo della Compagnia di Santo Stefano di Camastra nel frattempo giunti sul posto, decidevano diperquisire anche l’abitazione dello Scaffidi situata, come già detto,nel comune di Capo d’Orlando. L’attività consentiva di rinvenire, all’interno di una cassettiera della camera da letto, un berretto in lana con all’interno ben 250 banconote da euro 20,00, per un importo complessivo di 5000,00 euro, tutte risultate contraffatte.
All’esito di tali ulteriori e gravi risultanzelo Scaffidi Gennarino Basilio, che nel frattempo sentitosi male era stato accompagnato presso il pronto soccorso di Sant’Agata di Militello (Me) per accertamenti sanitari, che hanno poi escluso l’insorgenza di patologie, veniva tratto in arresto poiché ritenuto responsabile deireatidi spendita e introduzione nello Stato, senza concerto di monete contraffatte(art. 455 c.p.) e truffa (art. 640 c.p.).
Su disposizione della competente A.G. di Patti,lo Scaffidi veniva posto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.