pellicano1
Il 16 aprile 2013, dalle ore 06.00 alle ore 12.00 circa, i carabinieri della compagnia di Gioia Tauro e dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” di Vibo Valentia, hanno effettuato un ampio ed articolato servizio di controllo del teritorio teso al contrasto dei reati in materia di armi e stupefacenti in particolare nella municipalità di San Ferdinando.

Nell’ambito di tale attivita’ i militari dell’arma hanno effettuato una serie di perquisizioni che hanno condotto all’arresto, del nucleo familiare convivente Pellicanò-Pagano (composto da padre, madre e figlio), in flagranza di reato per detenzione abusiva di munizioni, porto e detenzione illegale di arma da guerra, detenzione di arma clandestina, ricettazione, detenzione ai fini di spaccio di ingente quantitativo di sostanza stupefacente:

– Pellicano’ Paolo, nato a Motta San Giovanni (Rc) il 02.01.1946, residente a San Ferdinando, coniugato, pensionato, censurato;

– Pagano Francesca, nata a Limbadi (vv) il 05.07.1946, residente a San Ferdinando, coniugata, pensionata, censurata;

– Pellicano’ Salvatore, nato a Gioia Tauro (Rc) il 21.08.1977, residente a San Ferdinando, disoccupato, celibe, censurato.

Nella loro materiale disponibilità gli venivano trovati e posti sotto sequestro:

– Nr. 1 carabina modello m1 a1 avente matricola abrasa (arma da guerra);

– Nr. 16 proiettili cal. 7.62 m1;

– Nr. 12 cartucce calibro 12 a palla asciutta;

– Nr. 1 busta di cellophane, contenenti complessivamente kg. 2,035 (due/zerotrentacinque) di sostanza stupefacente del tipo marjuana pronta per essere immessa nel mercato illecito.

Inoltre, mediante allaccio abusivo alla rete pubblica, lo stesso nucleo familiare, alimentavano la propria abitazione con fornitura di energia elettrica, senza corrispondere il dovuto importo dei consumi, sottraendola di fatto al controllo dell’enel.

Fondamentale l’apporto dei tecnici verificatori dell’enel il cui sinergico intervento ha permesso di cristallizzare, in maniera inconfutabile, il reato accertato.

Ancora una volta San Ferdinando si conferma essere sicuro crocevia dei più variegati traffici illeciti e solo il controllo capillare dell’arma locale riesce a tamponarne e reprimerne gli effetti.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *