Denunciate 2 persone e contestato l’uso di buste di plastica non conformi. Nel corso di mirate attività di polizia ambientale nel comune di S. Caterina Ionio in località Miloti, la stazione Carabinieri forestale di Davoli, ha accertato 2 episodi di abusivismo edilizio, uno dei quali realizzato a una distanza inferiore ai 300 metri dalla battigia del mare e quindi in zona sottoposta al vincolo paesaggistico ambientale, e l’altro a distanza di poco superiore.
In particolare i militari, nel corso degli ordinari servizi, individuati i manufatti, hanno proceduto alla verifica dell’esistenza dei necessari titoli abilitativi e, accertata l’insussistenza, anche presso i competenti uffici comunali, ed eseguiti gli accertamenti e i rilievi di rito, hanno deferito all’AG i due soggetti responsabili dell’esecuzione dei lavori.
Di particolare rilievo sono risultate le modalità di esecuzione dei lavori consistiti nella realizzazione di platee in cemento alle quali in adiacenza sono stato collocati dei container trasformati in una abitazione funzionale, con pannelli coibentati, cucina, saloncino, e servizi igienici completi di impianto elettrico, idrico e con scarico per le acque reflue.
Il contesto ambientale, costituito da uliveti ubicati a poca distanza dal mare, e le modalità di realizzazione, stanno costituendo un elemento di particolare attenzione da parte dei Carabinieri forestali, al fine di contrastare sul nascere possibili fenomeni di lottizzazione abusiva in uno dei contesti di elevata valenza paesaggistico-ambientale quale la fascia litoranea del basso Jonio catanzarese.
Nella stessa giornata, nell’ambito dei servizi generali e dell’importanza e del rilievo che ha assunto la problematica dell’enorme diffusione nell’ambiente delle microplastiche, i militari della stazione Carabinieri forestale di Catanzaro hanno accertato che in un negozio di ortofrutta a Catanzaro Sala erano utilizzate buste di plastica non biodegrabili prive delle diciture previste dalla normativa.
Al titolare del negozio è stata quindi contestata la relativa violazione per la quale è prevista l’applicazione di una sanzione amministrativa da 2.500 a 25.000 euro.