Non un semplice recupero architettonico ma un più ambizioso piano di rivitalizzazione globale del centro storico di S. Caterina sullo Jonio. La nuova via di sviluppo turistico è quella intrapresa dall’amministrazione comunale del luogo, guidata dal sindaco Domenico Criniti, che di recente ha approvato un progetto esecutivo relativo ai lavori di recupero degli immobili nel centro storico da adibire a rete turistico-ricettiva, secondo un quadro economico che ammonta a 800.000 euro. Una cifra della quale il Comune può disporre grazie al finanziamento ottenuto dalla Regione – a seguito di bando pubblico per interventi relativi a “Progetti Integrati per la riqualificazione, recupero e valorizzazione dei Centri Storici della Calabria” – che servirà a iniziare a mettere in pratica quanto pensato nel piano per il quale l’ente ha conferito l’incarico ai prof. Massimo Lo Curzio, arch. Massimo Iorfida, ing. Antonio Cunsolo, arch. Maria Condò e ing. Francesco Corasaniti. «Il punto di forza del progetto – ha affermato il sindaco – sta nell’obiettivo globale di realizzare una rete di “Comunità Ospitali” sull’intero territorio calabrese che vada incontro alla domanda turistico-culturale nazionale ed estera, sempre propensa ad apprezzare forme di ospitalità territoriali caratterizzate da forti valori di identità autoctona». Il Comune caterisano si propone, dunque, di realizzare un sistema di strutture ricettive di pregio che siano disseminate nel centro storico, quindi perfettamente incastonate nel tessuto urbano, assieme ad alcune strutture complementari di supporto. Si cercherà così di trasformare il territorio in una mèta nella quale gli ospiti-turisti si possano sentire a tutti gli effetti “cittadini”, identificandosi e integrandosi nel ritmo della vita del borgo, nel quale si potranno anche ricostituire attività produttive caratteristiche. «Ovviamente per fare tutto questo – afferma ancora Criniti – dobbiamo far sì che i servizi nel nostro paese non vengano soppressi ma mantenuti in perfetta efficienza». E il pensiero non può non andare alle continue e temute soppressioni di servizi pubblici che hanno reso più complicata la vita di molti borghi collinari. «Con questo intervento – aggiunge il primo cittadino – creeremo un “prodotto-servizio” turistico innovativo, offrendo delle vere case, frutto di interventi di ristrutturazione del patrimonio edilizio tradizionale effettuata con criteri di bioedilizia, che in futuro saranno arredate con gusto e attrezzate con ogni comodità e servizi di alta qualità». Proprio la qualità è, tra l’altro, una delle parole chiave per capire dove intenda andare il centro ionico, da anni tra i pochi Comuni a certificazione ambientale nazionale ed europea e inserito anche tra i borghi a “5 stelle”.(f.r.)
Gazzetta del Sud