XX Festival d’autunno, il 31 agosto al Palazzo Marchesi Di Francia di Santa Caterina il Salime sax quintet in concerto con “Il sax dal ragtime da Pino Daniele”.
È un gradito ritorno, quello di Francesco Salime al XX Festival d’autunno: il musicista si esibirà il 31 agosto in quintetto al Palazzo dei Marchesi Di Francia a Santa Caterina dello Jonio con un travolgente concerto dedicato alle musiche più famose da Paisiello a Scott Joplin a Morricone passando per Battiato e Pino Daniele. Tutto riscritto per sax. Dopo i suoni del Mediterraneo di Eastbound a Tropea, il Festival – realizzato con il supporto di Mic, Por Calabria Fesr Fse, Calabria Straordinaria, in collaborazione con Fondazione Carical e i Comuni di Catanzaro, Montauro, Soverato, Tropea e Santa Caterina -, ritorna infatti nel Catanzarese per un concerto divertente come pochi, ma allo stesso tempo frutto di una articolata ricerca che lo stesso sassofonista Salime ha condotto e continua a condurre da anni. Francesco Salime propone un programma ricco di nuovi arrangiamenti, molto variegato, che ripercorre alcuni grandi successi parecchio noti al grande pubblico, ma in chiave “sax”.
“Il sax dal ragtime a Pino Daniele” è il titolo del concerto in programma il 31 agosto, e la serata sarà questo e molto altro ancora: Salime, al sax soprano e tenore, e i suoi – con lui ci saranno Armando Pagnotta ai sax soprano e alto, Domenico Russo al sax alto, Domenico Romano al sax tenore, Paolo Fiorillo al sax baritono – proporranno al pubblico presente al Palazzo dei Marchesi Di Francia una scaletta che parte dal ‘700, con brani di Giovanni Paisiello e Saverio Mercadante, alcuni dei quali praticamente sconosciuti, per finire a Franco Battiato e Pino Daniele. «Ma in mezzo c’è di tutto – spiega lo stesso Salime -, da Morricone al ragtime di Scott Joplin. È un programma molto, molto vario, ma allo stesso tempo riconoscibilissimo, che divertirà. La musica italiana è tutta importante, ma noi presenteremo una panoramica più o meno approfondita su questi compositori del Centro-sud Italia. Con Morricone ad esempio faremo una carrellata sui temi “western” delle colonne sonore dei film che hanno portato la sua firma. Poi ci sarà Carosone, ma anche Nino Rota con un medley sui temi dei film di Fellini, e poi ancora Pino Daniele, Panariello, Battiato».
Ma c’è tra tutti questi un brano a cui Francesco Salime tiene di più: «Mi occupo da tempo della valorizzazione di “nostri” musicisti importanti nella storia della musica mondiale che non vengono mai abbastanza proposti – ha affermato il maestro -. Cerco di far conoscere alcuni brani che non sono ancora stati trascritti per ensemble, per diffondere la conoscenza di questi compositori. Tra quelli in programma nel concerto di Santa Caterina, di certo quello a cui tengo di più è quello di Mercadante: il brano che presenteremo al Festival d’autunno è stato riscritto, ricostruito da un collega, Guido Varchetta, direttore d’orchestra e compositore scomparso recentemente- ha continuato a raccontare Salime -. Ho fatto un mio arrangiamento di questa partitura che Varchetta mi ha regalato, ed è davvero bello, molto bello. Sono contento perché Mercadante è stato il maestro di Paolo Serrao, un nostro conterraneo di Filadelfia, che a sua volta fu il maestro di Cilea, Leoncavallo, Giordano, tutti i grandi compositori della seconda metà dell’Ottocento».
«Il sax è un strumento, la cui versatilità non è ancora abbastanza diffusa e promossa – ha affermato il direttore artistico del Festival d’autunno, Antonietta Santacroce -. Nel ragtime fu utilizzato proprio per la sua vivacità e capacità di produrre suoni potenti, come fecero Scott Joplin e Jelly Roll Morton che lo hanno inserito nei loro brani per creare melodie accattivanti e ritmi coinvolgenti. Successivamente è stato molto popolare in diversi generi musicali, in maniera particolare per la sua capacità di esprimere emozioni intense e creare atmosfere suggestive. Quello proposto dal Salime sax quintet sarà un vero viaggio nella storia del sax, alla scoperta di tutte quelle melodie, compresi alcuni famosi brani di Pino Daniele e Franco Battiato, in cui il sax ha saputo e sa aggiungere alla musica un tocco di eleganza e sensualità».