È stato il teatro oratorio della Chiesa di Sant’Antonio a consacrare il successo alla prima edizione di «Giovani Talenti Alla Ribalta», rassegna canora, che durante le sue tappe ha offerto un’importante vetrina a tanti esordienti dalle differenti età ed esperienze amanti dell’arte canora. Condotta magistralmente dall’affermato cantante di fama internazionale Orazio Rani, che ha aperto la manifestazione con un brano tratto dal suo vasto repertorio.
Sotto l’obiettivo attento della fotografa Elisabetta Palmieri, la quale ha posto le foto alla pubblica visione nel suo profilo Facebook, ben ventidue concorrenti, suddivisi nelle categorie «Senior» e «Giovani Talenti» si sono sfidati per ottenere il consenso del pubblico e dell’apposita giuria tecnica. A loro si sono avvicendati sul palcoscenico diciassette ospiti canori provenienti dalla Sicilia e Calabria, tra i quali Salvatore Lo Iacono, in arte «Salvo By Night», reduce dai successi di «Italia’s Got Talent», ed alcuni validi allievi della sua scuola. Vi è stato anche spazio per il ballo con la scuola «El Talisman» di Olivarella, i cui discepoli si sono esibiti in danze latino americane e caraibiche.
Dai giurati è emesso il seguente verdetto: per i «Senior» il terzo posto è stato attribuito a Nadia Calderone, che ha interpretato la cover di Marcella Bella intitolata «Uomo bastardo»; la seconda posizione è stata conquistata da Giusy Muffari con «Adagio» di Lara Fabian; vincitore è stato il messinese Claudio Alessandro con la canzone «Avrai» di Claudio Baglioni. Riguardo i «Giovani Talenti» terza piazza per Martina Picciolo con «In cerca di te» di Simona Molinari; secondo gradino del podio a Graziana Lanza nell’eseguire «The best» di Tina Turner. Si è aggiudicato il festival il milazzese Domenico Sansone, che ha deliziato gli astanti con «My way» di Frank Sinatra. A Nino Merlino con «Piccolo fiore» dei Teppisti dei sogni è stato consegnato il premio della critica, mentre il premio interpretazione è stato conferito rispettivamente a Ramona Parisse (categoria Giovani Talenti) e Sonia Cutugno (categoria Senior). Indubbiamente positive le impressioni dopo la gara fra tutti i partecipanti e guest stars nell’elogiare l’organizzazione per la sua professionalità.
Il trionfante Domenico Sansone, ben consapevole delle proprie doti, si attendeva il successo nonostante la presenza di altrettanti bravi partecipanti: per lui è un’esperienza da ricordare ed emulare per proiettarsi in altrettanti prestigiosi scenari. Per Graziana Lanza, giovanissima cantante versatile per la sua capacità d’interpretare canzoni anche in lingua inglese e francese, l’affermazione è un motivo ulteriore per proseguire il percorso canoro. Nadia Calderone, già semifinalista nazionale al «Cantagiro» con l’inedito «Amami di più» (testi e musica di Salvatore Lo Iacono), sfodera la sua grinta nelle performance rendendola più sicura di sé preferendo canzoni italiane in grado di fornirle maggiore spunto interpretativo. La rivelazione Michael Bonaffini, stimatore del genere classico napoletano, è stato ospite alla serata con la canzone di Gino Paoli «Una lunga storia d’amore», con cui ha posto in rilievo tutto il suo pieno sentire. Un’altra stella ospite è stato Gaetano Venuto, interprete del genere rap per istinto di libertà nonché per l’intento di denunciare la crudezza della realtà odierna nelle strade. Finalista al «Cantagiro Junior», classificatosi quarto con il pezzo di Fabri Fibra «Pronti, partenza, via», egli esordirà prossimamente con un inedito dal titolo «È tutto un gioco» (testi e musica di Andrea Interdonato e Salvo Lo Iacono). L’ultima parola è appannaggio del patron Orazio Rani nel tracciare un bilancio senz’altro positivo consentendogli di conoscere personalità locali dalla tanto vigorosa vocalità canora da regalargli molteplici soddisfazioni nel corso della kermesse. Egli riproporrà la seconda edizione, in cui apporterà delle variazioni riservando piacevoli sorprese ai partecipanti. Ha infine ritenuto doveroso fare un particolare ringraziamento a Salvatore La Face, direttore dell’emittente radiofonica «Idea Radio», che con cinque spot pubblicitari quotidiani ha fatto conoscere ad una notevole fascia d’ascolto la sua iniziativa, facendole raggiungere un’enorme popolarità in così breve tempo.
Foti Rodrigo