I Consigli centrali di rappresentanza di Esercito, Marina e Aeronautica chiedono – anzi “pretendono” – che il governo consulti anche loro prima di procedere alla predisposizione del documento di programmazione economica e finanziaria, che poi porterà alla deliberazione del disegno di legge di bilancio. In una nota viene detto che “nessun governo negli ultimi dieci anni ha ottemperato agli articoli di legge che prevedono la convocazione delle rappresentanze militari del personale” in occasione di questa predisposizione del documento ed ora le rappresentanze “pretendono il rispetto dovuto e, con delibera, anche quest’anno hanno formalmente chiesto la convocazione da parte del governo, non solo per concertare le ulteriori somme che dovranno necessariamente essere allocate sulle risorse a disposizione per il rinnovo del contratto 2019/2021, ad oggi nettamente insufficienti, ma anche per incidere sulle scelte di finanza pubblica che riguardano i militari e le loro famiglie”.
Nella nota e’ aggiunto che “i Cocer del comparto Difesa non possono rinunciare a rappresentare le esigenze del personale militare, sempre in prima linea per svolgere compiti propri ed impropri, soprattutto in questo momento di forti criticita’ e tensioni, nazionali ed estere, che il Paese sta affrontando”. Le rappresentanze dei militari attendono quindi, “fiduciosi”, la convocazione da parte del governo.