Gruppo Consiliare “Roccella in comune”: “I governanti hanno gettato la maschera. Vogliono ridurre il consiglio ad “un’aula sorda e grigia”.

Nella seduta del consiglio comunale del 27 dicembre 2024, quanto era in corso la discussione sul terzo punto all’Ordine del Giorno relativo alle società partecipate dell’Ente, il consigliere Nicola Iervasi nel mentre stava svolgendo il suo intervento, in parte critico sulla gestione del porto, che costituisce la società partecipata più importante, è stato interrotto per ben due volte dal presidente del consiglio che immediatamente dopo, su input del sindaco, gli ha tolto la parola passando subito alla votazione sul punto in discussione.

Quanto accaduto costituisce un gravissimo vulnus alle tradizioni democratiche sempre improntare al confronto ed al dialogo che hanno caratterizzato la vita politica ed istituzionale del nostro paese nel corso di lunghi decenni, quando esistevano le forze politiche e le persone che sedevano in consiglio comunale avevano una cultura politica.

Sapevamo bene che i governanti di questo paese avevano una bassa soglia di tollerabilità per la critica, il confronto, il dialogo e la discussione, ma non avremmo mai immaginato che sarebbero arrivati a manifestare la loro arroganza, prepotenza e spirito di prevaricazione anche deformando l’istituzione consiliare e tentando di ridurre il consiglio comunale di Roccella Ionica in “un’aula sorda e grigia” come avvenne per il Parlamento nel periodo in cui in Italia fu soppressa la democrazia.

I rappresentanti della maggioranza hanno gettato la maschera anche nella sede istituzionale, dimostrando di avere un’idea ben strana della democrazia, della politica e soprattutto dimostrando di non avere il minimo senso della cultura politica ed istituzionale necessaria per svolgere la funzione per la quale sono stati “immeritatamente” eletti.

Del resto, cosa ci si poteva aspettare di diverso da chi utilizza il ruolo pubblico nelle società partecipate per operare di fatto una gestione privata delle stesse finalizzata unicamente a scopi elettoralistici e clientelari?

Cosa ci si poteva aspettare da governanti che hanno regalato ai cittadini un copiosissimo indebitamento pubblico ed hanno inanellato solo una serie di fallimenti quali quello dell’esclusione del nostro comune dai finanziamenti del piano degli interventi per gli ampliamenti cimiteriali e quello della perdita del palazzo dell’ex Agenzia delle Dogane ed ex Guardia di Finanza che è tornato al Demanio?

Il Gruppo Consiliare di “Roccella in Comune” non consentirà che a Roccella la democrazia venga azzerata e che il Consiglio Comunale sia ridotto ad un “bivacco di manipoli”.

                                            Gruppo Consiliare “Roccella in comune”