Il Movimento politico “Roccella in Comune” condanna fermamente l’atto vandalico perpetrato ai danni degli automezzi della società Ionica Multiservizi nella notte di Capodanno.
Esprimiamo – si legge nel comunicato – piena solidarietà ai lavoratori che, a causa di questo gesto gravissimo, si trovano a operare in condizioni ancora più difficili. Siamo convintamente contrari a ogni forma di violenza, sia verbale che materiale, nella vita civile e politica. No alla violenza, no alla gestione privata delle società partecipate.
Il Movimento politico “Roccella in Comune” così continua: <<Noi siamo contro ogni forma di violenza, verbale e materiale nella vita civile e nella vita politica e per questo condanniamo senza riserve e senza appello l’atto violento perpetrato nella notte del primo gennaio 2025 ai danni degli automezzi della Società Ionica Multiservizi ed esprimiamo la nostra piena solidarietà ai lavoratori che a causa di tale gravissimo gesto vandalico si trovano a dover svolgere il loro servizio in condizioni ancor più disagevoli.
Non possiamo, però, partecipare ad un coro di esaltazione acritica della gestione della Società Multiservizi.
La società Multiservizi, infatti, non ha brillato nel corso degli anni né per la lungimiranza delle scelte imprenditoriali, né per le modalità di gestione della stessa.
Difatti la gestione della società si è caratterizzata per la sua assoluta distanza dai metodi di conduzione tipici di una società a totale capitale pubblico e, pertanto, di una società la cui gestione deve essere improntata a criteri di trasparenza, imparzialità e buon andamento.
La sua gestione è stata insoddisfacente ed irragionevole, sia perché caratterizzata da costi ingiustificati ed esorbitanti, sia perché improntata a scelte finalizzate unicamente a scopi elettoralistici e clientelari.
Non è logico e razionale che l’espletamento di un servizio che si svolge per 365 giorni all’anno venga effettuata principalmente, se non esclusivamente, con personale stagionale assunto a rotazione per diversa durata temporale, con l’evidente fine di porre sotto scacco centinaia di famiglie e tenerle così al servizio dei governanti di turno.
Attraverso queste modalità si calpesta il diritto costituzionalmente garantito ad un lavoro stabile ed a ricevere una paga dignitosa per i lavoratori e si umiliano le loro famiglie.
Per ovviare a questa vergognosa ed inaccettabile situazione e portare la società ad operare secondo corretti criteri di gestione pubblicistici, abbiamo proposto che venga superato il sistema di gestione dell’amministratore unico con la costituzione di un consiglio di amministrazione del quale faccia parte anche la minoranza consiliare, che assicuri trasparenza nelle modalità di accesso al lavoro e garantisca i diritti di tutti>>.