NOAMGrande apertura per la XXXIII edizione del festival jazz Rumori mediterranei che ha ricevuto ancora una volta il calore di un pubblico affettuoso e partecipe nelle cinque sedi scelte per l’apertura, in un perfetto connubio fra storia, cultura e musica. All’ombra del castello aragonese a Reggio riflettori puntati su Noam Vazana che ha incantato per il suo talento duttile e trasversale prima di cedere il palco al trio etnico guidato dal pianista tedesco Joachim Kuhn, già ispirato partner di Ornette Coleman, uno dei giganti del jazz di tutti i tempi e gran protagonista anche in riva allo stretto qualche anno fa.

noam sjmorrisOvazoni anche per Sarah Jane Morris, beniamina del festival in un raffinato set acustico a Locri e per l’appassionato tributo alla musica dei Weather Report da parte del bassista napoletano Pippo Matino, mente sono state ugualmente molto apprezzate le performance di Domenico Ammendola, giovane e promettentissimo clarinettista che si è esibito in duo con Enrico Cassia presso la splendida cornice della Torre Galea a Marina di Gioiosa, e altrettanto convincenti le performance di Magiabunda presso l’ex Convento dei Minimi a Roccella, e del quintetto del chitarrista lametino Giorgio Caporale, impegnato in un omaggio alla musica senza tempo dei Beatles a Casignana. Inizio fragoroso quindi, che lascia ben sperare per il prosieguo del festival. Domani sera (16 agosto), appuntamento a Bivongi (villa comunale), dove dalle 21.30 saliranno sul palco il quartetto del chitarrista Paolo Manzolini nel progetto “La macchina del tempo”, cui seguirà il progetto Back To Fusion di un altro specialista della sei corde, ovvero il prof. Dave Howard, direttamente dal college americano di Berklee, per ricordare i fasti della cosiddetta fusion in una delle tante produzioni originali del festival, in un gruppo in cui è da seguire con particolare attenzione il pianista Francesco Scaramuzzino. A marina di Gioiosa, dalle ore 21.30 presso la Villa Comunale ,dapprima il trio rispettoso della tradizione accreditato al pianista Fabio Giachino, seguito da un altro giovane dal sicuro avvenire, ovvero l’altosassofonista Gianni Denitto, accompagnato dal contrabbassista Furio di Castri, veterano dalle solide credenziali, e dal batterista Ruben Bellavia. A Monasterace invece dalle ore 21.30, presso l’area archeologica il nuovo ottetto del trombettista Franco Suppa, fra i nomi di maggior esperienza quando si parla di jazz in Calabria, che passerà poi il testimone a Fabio Macagnino, giovane ed appassionato ricercatore, fautore di un approccio diverso alla musica che pone le sue radici nella tradizione folklorica della Calabria. Per tutte le altre info www.roccellajazz.net

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