Sopperendo al vuoto di tutela che di fatto la vicenda Iannuzzi evidenzia, il Comitato “El Puente per Carlo” annuncia di aver risolto alcune questioni economiche relative alle cure mediche di Carlo in Argentina. In particolare il Comitato ha saldato l’intera spesa dovuta all’Hospital Italiano di Buenos Aires senza ricevere ad oggi contributi statali, né nazionali e né regionali, ma solamente grazie al sostegno delle centinaia di cittadini, reti, associazioni e movimenti che hanno scelto di rendersi protagonisti della gara di solidarietà sviluppatasi all’indomani della vile aggressione del 27 novembre 2015. Il Comitato intende esprimere la propria gratitudine a ciascuno di coloro che hanno accettato questa sfida, esibendosi in una grande prova di democrazia diretta e partecipata e avallando così un’azione forte e necessaria che ha determinato la fuoriuscita del caso Iannuzzi dalle contingenze ed emergenze che si erano venute a creare. Con uguale spirito ed entusiasmo, nel tentativo di tradurre un evento tragico in una proposta politica costruttiva volta a riempire il vuoto di tutela, il Comitato invita la cittadinanza a firmare la petizione “Libertà di movimento e tutele: un fondo di solidarietà per le vittime di reati all’estero” cliccando sulla piattaforma change.org. L’appello è stato ufficialmente inviato alle Istituzioni regionali e nazionali, nonché ai parlamentari eletti in Calabria e al rettorato dell’Unical, chiedendo di prendere posizione sul problema e di sottoscrivere la petizione. Il Comitato prosegue, nel frattempo, in stretto contatto con la famiglia Iannuzzi e con il Consolato Generale d’Italia a Buenos Aiers, con le operazioni finalizzate all’organizzazione del rimpatrio di Carlo e alla sua accettazione presso una clinica italiana dove poter svolgere l’adeguata riabilitazione.