Intenso ed emozionante “Grande evento – La musica transgenica”, lo spettacolo tra musica e cinema d’autore, organizzato dall’associazione culturale “Battente italiana” con il patrocinio del Comune di Roccella Ionica, ha conquistato il pubblico presente sabato scorso all’Auditorium della città jonica.
Dialogano gli strumenti, i musicisti e i popoli: arriva da una dimensione che va “oltre” ogni schema e ogni confine la musica transgenica di Luigi Cinque e Francesco Loccisano. Oltre i generi e oltre le contaminazioni: gli strumenti offerti con un linguaggio nuovo per un’originale e affascinante fusione di suoni.
Il vento del sud soffia tra le corde della battente di Loccisano, mentre Luigi Cinque, tra sax ed elettronica, esalta i colori dell’Africa nera e la voce potente di Badara Seck; e ancora Federica e Simonetta Santoro, con la lira (che evade in sonorità inusitate per questo strumento) e il tamburello, dominano le melodie della tarantella, abbracciando i suoni del bacino del mediterraneo.
Loccisano, sempre accompagnato dai talentuosi Tonino Palamara alle percussioni e Silvio Ariotta al contrabbasso, omaggia poi Bob Brozman, compianto guru mondiale della chitarra resofonica, con una sua composizione intrecciata al sax di Cinque.
Poi il momento da brividi: i Tamburi di San Rocco e Antonio Infantino, un connubio Calabria/Lucania quasi a rompere i confini regionali sposando la “causa del sud”. I tamburi sembrano battere al ritmo di sentimenti ancestrali, mentre il carismatico Antonio Infantino con la voce e il racconto cattura con la forza di un’espressione artistica che affonda le radici nella terra.
Il tutto in un open set che ha coinvolto i presenti, dal palcoscenico alla platea, per le riprese del nuovo lavoro di Luigi Cinque: Pollino79/15.
Il primo film di Cinque, il pluripremiato “Tanseuropae Hotel” (2013), invece, è stato proiettato subito dopo il concerto e sarà riproposto domenica 17 maggio, alle 19.30, all’Ombligo de la Luna di Caulonia Marina (RC).
(ph. Pino Passarelli)