“Per semplicità e chiarezza” sono le prime parole scritte nella lettera che il Dott. Antonio Tedesco indirizza al Sindaco di Guardavalle Arch. Giuseppe Tedesco.
Ecco il testo completo: <<La ringrazio per la cortesia e la premura che ha avuto nel farmi avere copia della Sua lettera del 2 ottobre 2011.
Ritengo opportuno fare alcune precisazioni, naturalmente secondo il mio punto di vista, e che pertanto potranno da Lei non essere condivise. Credo che chi legge debba essere messo a conoscenza delle diversità di pensiero.
Nella sua risposta Lei riconduce il fatto da me riferito e, a mio avviso, estremamente grave, ad una mia questione privata e personale e che , pertanto, a Lei e a tutta la Sua maggioranza non interessa.
Ci tengo a sottolineare che io non ho nulla da spartire né con l’Assessore Lucifero né con altri. Punto.
L’accusa infamante e calunniosa è stata fatta da chi, nella Sua maggioranza ricopre la carica di Assessore nei miei confronti, che sono un Consigliere di minoranza.
Entrambi siamo, pertanto, due amministratori eletti in Consiglio Comunale.
L’ho anche informata di aver già provveduto a tutelarmi personalmente, in forma privata, nelle sedi opportune. Quest’ultimo è sì un fatto privato e personale, tanto è vero che non ho mai pensato di pubblicare la denuncia.
Io mi sono rivolto al Sindaco in qualità di Consigliere per porre una questione politica innescata da un Suo Assessore.
E insisto nel definirla questione politica e non lotta politica.
Non sono io a trasformare una questione personale e privata in lotta politica. Le assicuro che non ne avverto alcuna necessità e che non è assolutamente un mio obiettivo. Altri e più importanti sono i problemi politici e sociali che il paese ha di fronte a sé e sui quali non mancherà il confronto e la lotta.
E’ stato , piuttosto, il Suo Assessore che, privo di alcun senso politico, ha fatto affermazioni infamanti su di me in quanto Sindaco della passata consiliatura, le quali sono state negate, considerate da Lei, Sig Sindaco e dalla Sua maggioranza, con stupefacente superficialità e con inquietante silenzio. Ancora oggi!
Questi sono i fatti, nudi e crudi. Chiaro!
Un per uno = uno.
2- Mi sono rivolto a Lei in quanto Sindaco di tutti e quindi anche mio (e a chi, se no?) affinché accertasse l’accaduto e assumesse una posizione politica di condanna, non di mutismo, tergiversando e cercando di menare il can per l’aia e parlando del sesso degli angeli.
Per fare e dire qualcosa., per esprimere il Suo pensiero politico su fatti gravi , come questo, che mettono in discussione l’agibilità politica e la partecipazione alla vita democratica. non c’è alcuna necessità di aspettare la condanna giudiziaria.
Ciò che Le ho riferito nella mia lettera non era per un sentito dire, come Lei sostiene cercando di ammorbare l’aria.
Prendo comunque atto del Suo mutismo e del Suo silenzio politico, forse a copertura di…cosa… non so!
Né, tanto meno, ho scritto per cavalcare un peccato fatto da un “biricchino” politico, con il petto gonfiato e la carica di Assessore, né per intrattenere annoiati avventori da bar sport, che personalmente non ho mai frequentato e non frequento.
Le assicuro, Signor Sindaco, che grazie alla mia “presunzione”, non ho bisogno di ricorrere a questi “mezzucci”.. Le ricordo che ha a che fare con persona corretta e di cultura e sensibilità diverse. Neanche nei momenti in cui ho sbagliato mi sono mai permesso di chiamare ladro alcuno.
Uno per due = due.
3- Mi sono rivolto a Lei, nella Sua funzione di Sindaco, capo dell’Amministrazione, perché accertasse se le accuse di aver rubato soldi del Comune fossero vere!
Verifichi se ci sono stati ammanchi nei bilanci degli anni scorsi e in quello di quest’anno e , se ci sono stati, renda noto da quali capitoli e come io avrei rubato.
Se non a Lei, a chi?
Uno per tre = tre.
Devo, a conclusione di queste mie precisazioni, constatare che in questa occasione non ha svolto il Suo compito di tutelare il Consiglio Comunale e che la sensibilità politica e umana è un termine a Lei sconosciuto, che non è nelle condizioni, e forse non ne è capace, di affrontare le questioni politiche per quelle che sono , ma di camuffarsi dietro suggerimenti fuori luogo.
Come potrà notare, conosco la tabellina dell’uno e saprei ripeterla a memoria!
“Stupido è chi lo stupido fa”.: così ripeteva più volte Tom Hanks nella straordinaria interpretazione di “Forrest Gump” nell’omonimo film!
Guardavalle, 7 ottobre 2011 – Dott. Antonio Tedesco – Consigliere Lista “Insieme per Guardavalle”>>