Il sindaco, Renato Accorinti, e il vicesindaco e assessore alla Mobilità, Viabilità e Trasporti, Gaetano Cacciola, hanno partecipato ieri sera a Roma ad un incontro con il gruppo di Pianificazione Strategica di Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Nel corso della riunione sono state poste le basi per un progetto congiunto tra il Comune di Messina ed RFI, che prevede la riqualificazione dell’area della stazione Ferroviaria, al fine di renderla un vero centro di scambio intermodale capace di collegare e mettere in rete bus extraurbani, treni, navi veloci, tram, bus, stazioni di car/bike sharing, taxi e il parcheggio Cavallotti.
L’incontro è stato fortemente voluto dal prof. Giuseppe Catalano, responsabile della Struttura Tecnica di Missione del ministro alle Infrastrutture, Graziano Delrio, per fare in modo che le risorse provenienti dalla delibera CIPE destinate alla “Cura del Ferro” si colleghino con le iniziative che la città di Messina sta portando avanti soprattutto con le risorse dei fondi PON Metro del Comune di Messina (4,7 milioni di euro) per migliorare i collegamenti non soltanto all’interno della città.
L’HUB intermodale alla stazione Centrale diventerà infatti il vero pilastro del ponte di collegamento di Messina con la Sicilia, con Reggio e l’Italia intera. Oltre ai 4,7 milioni del Pon Metro, sono già disponibili 7 milioni (2 per il 2017 e 5 per il 2018) da RFI dal fondo FSC del ministero alle Infrastrutture. “E’ stato già fissato un altro incontro tecnico il 6 febbraio a Roma – ha dichiarato il vicesindaco Cacciola – al fine di condividere le idee progettuali di dettaglio. Per noi RFI è un ottimo partner per realizzare il sistema intermodale che, oltre a riqualificare un’area degradata della città, consentirà sia ai pendolari dello Stretto che ai nostri concittadini di potere affrontare gli arrivi e le partenze da Messina in modo più confortevole e più sicuro, adeguandolo ai tempi moderni. Le risorse già disponibili – ha concluso Cacciola – costituiscono un importante e sicuro punto di partenza, ma ovviamente cerchiamo di guardare anche ad ulteriori opportunità affinché il progetto possa accrescersi nel tempo”.