Sogno di ciascun artista ed organizzatore nel campo del dancing è l’affermarsi al “Dance Music Awards”, premio nazionale, che annualmente si propone di omaggiare tutte le categorie appartenenti al “mondo della notte” (ballerini, P.R., discoteche, DJ producer, ecc.), distintesi per l’apporto fattivo offerto ai fans ed agli utenti d’un contesto realtà, quale quello dell’intrattenimento sonoro, che accoglie sempre più accoliti.

Celebratosi domenica 12 maggio alla nota discoteca “Cocoricò” con una cena di gala, l’happening ha consacrato per l’anno 2024 tutti i protagonisti più meritevoli per la loro fertile attività in Italia e nel mondo.

È stato anche un incontro tra tutti gli addetti ai lavori, dove, oltre al divertimento, vi è stato un momento di confronto di esperienze e dialogo tra amici e colleghi sparsi in tutta Italia: tra questi non poteva mancare il famoso DJ e produttore Joe Bertè, il quale, dapprima annoverato fra i migliori dieci “House DJ Producer” nazionali, è stato premiato come il numero tre italiano attraverso il gradimento del televoto e d’una giuria composta da specialisti.

Fra gli ospiti importanti della kermesse vi era Gigi D’Agostino, che, parlando al pubblico dei suoi successi, ha ringraziato tutti col cuore per avere reso possibile il suo successo personale e professionale, dedicando il riconoscimento tributatogli alla sua famiglia: particolarmente emozionante la sua genuflessione al pubblico per ringraziarlo infondendo in tutti gli astanti un commuovente brivido.

“Questo premio mi rende davvero molto felice e mi riempie il cuore di gioia. – ha commentato Joe Bertè – È un traguardo molto molto importante per la mia carriera e ripaga ogni singolo mio sacrificio fatto negli anni! Da un piccolo paese di provincia arrivare a Casa Sanremo, vincere il “Sicily Music Awards” e adesso essere nominato ufficialmente il dj produttore House N.3 in Italia per me è davvero molto, molto importante!

Voglio dedicare questo premio alla mia famiglia, alla mia ragazza ed a tutti quelli, che hanno sempre creduto in me”. Per lui codesto trofeo non rappresenta un punto di arrivo; ma un piccolo podio, che auspica potere fare sempre di più nella sua missione di vita, che è la “musica”.

Foti Rodrigo