Nell’ambito di una attività congiunta tra l’Arma dei Carabinieri e la Capitaneria di Porto di Reggio Calabria finalizzata a verificare l’ottemperanza al vincolo del sequestro di alcune strutture di un noto stabilimento balneare ubicato nel lungomare di Catona, oggetto di attività di sequestro lo scorso 30 giugno nell’ambito dei controlli interforze Focus Ndrangheta, è emerso che le stesse opere/strutture venivano utilizzate dal titolare della concessione, nonché custode giudiziale in atti nominato, senza alcuna autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria e cosa ben più grave avendo violato i sigilli apposti all’atto del sequestro.
L’autore dei fatti, in spregio alle disposizioni dell’Autorità Giudiziaria che aveva disposto la custodia senza facoltà d’uso, aveva pensato bene di utilizzare le strutture, nella speranza di non essere controllato. Lo stesso soggetto A.F. (1963) , colto in flagranza di reato, è stato nuovamente identificato e deferito alla locale Procura della Repubblica dai militari della Stazione Carabinieri di Catona e della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria , che hanno proceduto nel contempo a riapporre i sigilli a tutte le strutture e ad redigere nuovo verbale di riapposizione sigilli.
Gli atti di polizia giudiziaria sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica e al Tribunale di Reggio Calabria per le pertinenti valutazioni.