I Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica, unitamente ai colleghi del Nucleo Investigativo del Gruppo di Locri, nella tarda serata di ieri hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto la 28enne vedova M. Sabrina e il 21enne del luogo M. Agostino, con l’accusa di concorso in omicidio aggravato e porto e detenzione di armi.
A tale epilogo, gli inquirenti sono arrivati attraverso le preziose risultanze investigative prodotte nel corso delle serrate attività d’indagine, che hanno fatto emergere la responsabilità dei due soggetti fermati in ordine all’efferato delitto perpetrato durante la notte del 25 ottobre u.s..
Secondo la ricostruzione fatta, l’omicidio sarebbe maturato nell’alveo della vita privata della coppia. Infatti, sembrerebbe che M. Agostino e la M. Sabrina avessero una relazione sentimentale cosa che, percepita dal marito di quest’ultima, avrebbe ulteriormente incrinato il rapporto coniugale.
Le investigazioni, condotte dai militari dell’Arma sotto la direzione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Locri Dott. Ezio Arcadi, sulla scorta delle numerose escussioni testimoniali, attività tecniche (intercettazioni, tabulati e perizie) hanno anche permesso di riscontrare la mendacità delle dichiarazioni fornite nell’immediatezza dei fatti dai due maggiori sospettati. Dalla ricostruzione è emerso che i due amanti, la notte del 25 ottobre u.s., all’una e venti circa, in concorso tra loro, al rientro da un matrimonio fuori paese del marito 31enne, avrebbero esploso al suo indirizzo, dall’interno dell’abitazione coniugale, sita in C.da Iannino di Riace, quattro colpi di fucile caricato a pallettoni e, successivamente, utilizzando un corpo contundente, avrebbero ulteriormente infierito sul corpo esanime della vittima, colpendolo ripetutamente all’altezza della nuca.
Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati tradotti presso le Case Circondariali di Palmi e Reggio Calabria, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.