Nel contesto delle rafforzate attività di prevenzione e controllo predisposte dal Questore della Provincia di Reggio Calabria, dott. Guido Nicolò Longo, la Polizia di Stato ha tratto in arresto, nell’ambito di due differenti operazioni, nr.7 persone di cui nr. 5 stranieri per furto aggravato di rame e nr.2 reggini per tentato furto aggravato in appartamento.
In particolare, nella serata di ieri, i Poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico sono intervenuti in via Sbarre Inferiori di Reggio Calabria a seguito di comunicazione telefonica giunta al 113, in cui un cittadino aveva segnalato la presenza di un uomo intento ad arrampicarsi su di un palazzo e di una donna, ferma in strada, che lo attendeva. Gli Agenti, poco dopo, hanno individuato ed identificato la coppia di malviventi, entrambi reggini, V.V. 40enne, pregiudicato per furto aggravato, rapina, evasione, lesioni personali, reati in materia di armi, stupefacenti e T.A, 37enne, incensurata che, poco prima, avevano perpetrato un furto in un appartamento sito al secondo piano della citata via cittadina. I due, su disposizione dell’A.G. competente, sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari in attesa del giudizio con rito direttissimo che si celebrerà nella giornata di oggi.
L’attività delle Volanti è proseguita nella notte con l’arresto di 5 stranieri di cui 1 moldavo 37enne e 4 romeni di età compresa tra i 32 e 15 anni, residenti a Taranto, Salerno e Cosenza, responsabili di aver asportato circa 1500 Kg di rame dal Fascio Merci di via Calamizzi di proprietà di Treni Italia, il cui valore complessivo è di circa 10.000 euro.
Anche in questa circostanza è stata decisiva la segnalazione di un cittadino alla Sala Operativa della Questura che ha consentito di far giungere, contemporaneamente, lungo la via Stadio che costeggia il deposito ferroviario, più equipaggi dell’UPGSP che, grazie alla profonda conoscenza del territorio, sono riusciti in breve tempo ad individuare la possibile via di fuga delle due autovetture a bordo delle quali marciavano i malfattori con la refurtiva.
Appare evidente come questa notte si sia conclusa l’attività criminosa di un’organizzazione dedita ai furti di rame ben strutturata, composta da personaggi in “trasferta” in questo capoluogo che si è avvalsa, con molta probabilità, dell’appoggio di un soggetto “intraneo” alla realtà cittadina che ha fornito loro preziose indicazioni sull’obiettivo e sulla via di fuga.
L’intensificazione dei servizi del controllo del territorio continuerà anche nei prossimi mesi ed è finalizzata ad aumentare il senso della cd. “sicurezza percepita” che si identifica nel contrasto ad alcune fenomenologie criminali di particolare allarme sociale, come i reati predatori, attuato, tra l’altro, attraverso la presenza delle Volanti dislocate in varie zone della città, nei luoghi ove sono stati segnalati problemi di diversa natura e lungo le principali vie di comunicazione al fine di un rapido ed efficace intervento.
Giova ricordare che, tuttavia, lo stesso concetto di sicurezza partecipata, trova immediata legittimazione nella collaborazione tra i cittadini e le Forze dell’Ordine, per un’azione congiunta a salvaguardia dei diritti reali e personali, non da ultimo alcuni accorgimenti dettati dal comune buonsenso in ordine alle precauzioni da adottare quando si è fuori casa. Si ritiene, inoltre, fondamentale che tra gli abitanti di uno stesso quartiere si instauri un principio di mutua collaborazione e che, qualora venissero notate situazioni anomale o comportamenti sospetti si informino tempestivamente le Forze dell’Ordine