Si è svolto ieri a Rende, all’University Club UNICAL, un interessante convegno, interamente dedicato alla Fibrosi Cistica, voluto ed organizzato dalla Associazione Studentesca Universitaria “Aurora-Agorà” in collaborazione con la Lega Italiana Fibrosi Cistica.
Il convegno “Per un respiro in più” ha posto in evidenza il forte contributo, in tema di miglioramento delle aspettative e della qualità  della vita, che la Telemedicina e l’Intelligenza Artificiale, assieme alle recenti innovazioni terapeutiche,  forniscono agli ammalati di Fibrosi Cistica.
Il team di super esperti che ha partecipato ha spiegato perché la fibrosi cistica è la malattia genetica grave più diffusa, come l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale stia facendo compiere passi in avanti nella ricerca, come sono costretti a vivere i malati, quali sono le contromisure e soprattutto quanto sia importante la prevenzione.

“Fino alla fine degli anni 80 –  ha detto il Dr. Sergio Bella, Dirigente Medico dell’Ospedale Bambino Gesù – le aspettative di vita dei bambini affetti da Fibrosi Cistica si fermavano a prima dell’adolescenza e la loro vita era una continua e penosa sofferenza. Oggi l’età media è vicino ai 50 anni ma è  facile ipotizzare che con i progressi della Medicina e con l’ausilio della Intelligenza Artificiale e di altre branche della ricerca questa età media si sposterà in avanti e di molto”. Questo favorevole scenario della vita  che si allunga ha favorito l’ingresso,  nell’assistenza dei pazienti di nuovi specialisti. “Oggi le donne affette da Fibrosi Cistica che si trovano in stato di buona salute ci chiedono oltre alla comune contraccezione anche di portare avanti una gravidanza – ha spiegato il Dr. Tiziano Anfosso, Specialista Ginecologo, Dirigente Medico all’Ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia ed esperto della FC  – La gravidanza prevede, in ogni caso,  l’attenzionamento di una equipe multidisciplinare di specialisti che debbono monitorare lo stato di salute del bambino e della madre. È questa comunque una opportunità impensabile fino a pochi anni fa”.

Su quanto e come l’Intelligenza Artificiale contribuisca a migliorare lo stato di salute degli ammalati  ha relazionato il Prof. Gianluigi Greco, ordinario di Informatica all’UNICAL e Presidente  dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale, “Sistemi di Intelligenza Artificiale possono aiutare la diagnostica per immagini in particolare su immagini TAC. Si pone oggi la necessità di formare operatori esperti di I. A. nel settore medico”.

La Dr. Mimma Caloiero, Direttore del Centro di Cura Regionale Fibrosi Cistica, nella sua relazione ha ricordato la storia della nascita del suo Centro, le difficoltà incontrate, nel tempo, per arrivare ai traguardi  ed ai risultati assistenziali di oggi. Nella sua disamina ha evidenziato il lavoro e gli sforzi compiuti dalla sua equipe ma anche riconosciuto il ruolo importante di sostegno e collaborazione della Lega Italiana Fibrosi Cistica. Ha chiuso le relazioni il Prof. Mario Cannataro, Ordinario di Sistemi di Elaborazioni delle Informazioni, dell’Università Magna Grecia di Catanzaro. “Le informazioni recuperate dai pazienti e sui pazienti – ha evidenziato il Prof. Felice Cannavaro – ci consentono di attenzionare
 i pazienti ed elaborare strategie personalizzate in maniera tale da evitare situazioni di grave disagio e comportamenti autolesionisti che potrebbero nuocere alla salute ed alla vita dei pazienti stessi”. Nel suo intervento conclusivo Michele Rotella, Responsabile Regionale della Lega Italiana Fibrosi Cistica ha innanzitutto ringraziato gli studenti UNICAL dell’Associazione Aurora-Agorà promotori dell’iniziativa, Michela Bonavita, Ilaria Plastino, Simone Gatto e Claudio Lucisano. Ha poi ricordato la “Missione” del lavoro della Lega FC rivolta alla qualità della vita, alla qualità della salute ed alla tutela sociale delle persone affette da Fibrosi Cistica. “Un maggiore interessamento dell’azione politica a livello socio sanitario sarebbe veramente auspicabile e molto apprezzato”. 

 
 

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