Di seguito la dichiarazione dell’On. Marcello Greco inerente l’indagine spese pazze all’Ars: “Senza volere interferire nell’attività delle indagini giudiziarie condotte dalla magistratura, ritengo opportuno affermare che la politica debba avere il coraggio di cambiare. La soluzione è semplice: basta introdurre delle norme che impediscano l’erogazione di denaro pubblico in favore dei gruppi parlamentari. Non è possibile che in un periodo di grave crisi economica come quello attuale, si possa erogare un importo mensile pari a 2.400 euro per ogni singolo parlamentare, oltre alle indennità percepite. In tempo di spending review, è opportuno applicare una norma che abolisca il contributo in questione. Questo è ciò che deve fare la politica intervenendo in maniera dura e precisa. Non si possono acquistare giornalini, biancheria intima, caffè ed altro con denaro pubblico. Io, sin dall’inizio del mio mandato, ho rinunciato alle somme del contributo mensile del gruppo, non ritenendo opportuno utilizzare denaro che non mi appartiene. Se voglio mutande e caffè li compro con i miei soldi. E’ arrivato il momento di cambiare se si vuole avere il coraggio di poter apparire dinanzi all’opinione pubblica con il viso pulito e la voglia di lavorare nell’interesse del popolo siciliano. Diversamente, sarà un gioco al massacro in cui la stessa democrazia sarà fortemente compromessa, perchè nessuno continuerà a credere nella politica. Io continuerò a lavorare come ho sempre fatto nell’interesse della mia città e della Sicilia”.