carabinieri RadiomobileIl 5 novembre 2016, i Carabinieri della Tenenza di Rosarno (Rc), rintracciavano e traevano in arresto S. Girolamo, di anni 31 del luogo, coniugato, già noto alle FF.OO., in atto già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, in ottemperanza all’ordine di esecuzione per la carcerazione  emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Locri – Ufficio Esecuzioni Penali.

L’arrestato dovrà scontare la pena di anni 4 (quattro) di reclusione per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, commesso in Grotteria (Cz) nell’anno 2014.

L’uomo, è stato associato presso la Casa Circondariale di Palmi, a disposizione dell’A.G..

Sempre nella stessa giornata, i Carabinieri della Compagnia di Melito di Porto Salvo (Rc), diretti dal Capitano Gianluca Piccione, a conclusione servizio straordinario di controllo del territorio denominato “focus ‘ndrangheta”, disposto dal Comando Provinciale CC di Reggio Calabria, coadiuvati da unità del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia, hanno eseguito controlli e perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di pregiudicati inseriti nelle locali cosche di ‘ndrangheta. Nello specifico, il consuntivo dell’attività svolta in punti nevralgici dell’area grecanica, in delicate fasce orarie oggetto dell’incremento degli episodi criminali anche secondo un attento monitoraggio georeferenziale, ha visto il controllo di 200 persone e di 90 veicoli. All’esito dei controlli, procedevano nei confronti delle sottonotate persone, ritenute responsabili delle infrazioni ascritte:

–         A. A., di anni 46 da Melito di Porto Salvo (Rc), poiché a seguito di perquisizione domiciliare, veniva trovato in possesso di gr.3 (tre) di marijuana, sottoposta a sequestro;

–         M. S., di anni 56, da San Lorenzo (Rc), poiché in qualità di titolare del circolo privato denominato “Il Pastore”, sito in Melito di Porto Salvo (RC), violava la normativa in materia di sorvegliabilità, con la conseguente contestazione di sanzione amministrativa;

–         M. F., di anni 32 da Melito di Porto Salvo (Rc), poiché conduceva abusivamente un esercizio commerciale per la somministrazione di alimenti e bevande in assenza delle prescritte autorizzazioni, con la conseguente contestazione di sanzione amministrativa;

Il 6 novembre 2016, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Palmi (Rc), hanno denunciato in stato di libertà per reati per i reati di guida in stato di ebbrezza, resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale, C. C. di anni 31 da Galatro (RC), poiché durante controllo alla circolazione stradale, veniva sorpresa alla guida della propria autovettura con tasso alcolemico pari a 1,33 g/l.. Nel medesimo contesto la donna opponeva resistenza al controllo e rivolgeva frasi oltraggiose nei confronti dei Carabinieri.

Inoltre, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Reggio Calabria, traevano in arresto C. Massimo di anni 41, da Reggio Calabria, noto alle FF.OO., in atto sottoposto al regime di detenzione domiciliare, ritenuto responsabile del reato di evasione. I Carabinieri lo sorprendevano sulla pubblica via in violazione delle prescrizioni impostegli. L’arrestato, su disposizione dell’A.G., è stato tradotto in regime di arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito.

I Carabinieri della Compagnia di Melito di Porto Salvo, nel corso di servizi di controllo del territorio, deferivano in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, le sottonotate persone ritenute responsabili:

-F. R. F., di anni 34 da Condofuri (Rc), già noto alle FF.OO., per il reato di ricettazione di caprini e diffusione di malattie infettive di animali, poiché a seguito di perquisizione presso il proprio ovile sito in Condofuri (Rc), veniva trovato in possesso di numerosi caprini risultati compendio di furto e già destinatari di ordinanza di abbattimento, emessa dalla competente ASP di Reggio Calabria;

-S. M. A., di anni 62, da Melito di Porto Salvo (Rc), poiché alla guida della propria autovettura in evidente stato di ebbrezza, dopo aver causato un sinistro stradale senza feriti rifiutava di sottoporsi ad accertamenti per la verifica del tasso alcoolemico.

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