L’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria ha attivato una task force per fronteggiare l’emergenza sanitaria veterinaria causata dalla presenza del coleottero aethina tumida in località Sovereto del comune di Gioia Tauro, considerato il grave rischio per l’apicultura calabrese e nazionale. A renderlo noto l’ufficio stampa della stessa azienda.
Aethina tumida ( SHB ) è un piccolo coleottero ( lungo 5-7 mm) di colore bruno/nero somigliante ad uno scarafaggio, che si nutre soprattutto di miele e polline, può distruggere i favi e con le sue feci causare la fermentazione e la contaminazione del miele; in caso di infestazione massiva può verificarsi la sciamatura della popolazione apiaria. La presenza di questo coleottero non era mai stata accertata né in Italia né in Europa. Il suo ritrovamento in una località prossima all’area portuale di Gioia Tauro è dovuto al prof. Vincenzo Palmieri, docente di Entomologia presso la facoltà di Agraria dell’Università di Reggio Calabria, che ha immediatamente informato l’ASP di Reggio Calabria ed il Centro di referenza nazionale per l’apicultura IZS delle Venezie. La facoltà di Agraria nella zona interessata ha effettuato in data 6/9/2014 un trattamento antiparassitario del suolo e delle cassette in plastica su cui poggiavano i tre “nuclei esca”. In data 11/9/2014 nella stessa località pianigiana c’è stato un sopralluogo dei veterinari dell’ASP , dr. Massimo Gurnari e dr. Francesco Ascrizzi, insieme con il dr. Federico Gioccani dell’IZS di Reggio Calabria ed il dr. Orlando Campolo del Dipartimento di Agraria di Reggio Calabria. Riscontrata l’assenza di alveari in tutta la zona circostante, si è deciso di procedere ad un ulteriore trattamento antiparassitario del suolo e della flambatura delle cassette in plastica su cui poggiavano i nuclei esca. Il 13/9/2014 nell’intera zona veniva effettuata la vangatura del terreno.
Il Dipartimento della Salute e delle Politiche Sanitarie della Regione Calabria, informato dell’evento, ha emanato una direttiva contenente dettagliate misure precauzionali al fine di scongiurare il diffondersi del parassita. In ottemperanza della Direttiva, il Commissario Straordinario dr. Francesco Sarica ha attivato tempestivamente una task force in cui sono impegnati tutti i veterinari dell’ASP reggina.
Pertanto, nell’area interessata, è stata istituita una “zona di protezione” ed avviato il censimento e sequestro di tutti gli allevamenti apistici, anche degli amatoriali. Per l’intero territorio di competenza è prossima una capillare verifica di tutti gli apiari esistenti onde accertare la presenza di infestazione ed intervenire seguendo le specifiche indicazioni dettate dal Dipartimento della Salute della Regione Calabria.