«Con un certificato medico i pazienti affetti da disturbi autistici o da altre gravi disabilità possono uscire da casa, anche con un accompagnatore, senza dover temere i controlli».
Così, il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà ha risposto all’appello lanciato da alcune famiglie con al loro interno persone – anche minori – affette dallo spettro autistico costrette a vivere, con ancor più disagio, le limitazioni imposte dall’emergenza Coronavirus.
In questa fase di rigide restrizioni, infatti, sono i soggetti più fragili a rischiare ripercussioni maggiori rispetto alla stessa quarantena.
A chi sottolinea “le gravi conseguenze psicofisiche che i divieti stanno producendo nei confronti di questi ragazzi
dall’ equilibrio già fragile”, il sindaco Falcomatà ha specificato che «la salute e l’equilibrio psicofisico, soprattutto nei soggetti più deboli sono beni primari che, seppure con le accortezze imposte dalla situazione di emergenza sanitaria, devono essere adeguatamente tutelati».