polizia 28La Polizia di Stato, collaborata dai militari della Capitaneria di Porto, sottopone a fermo di indiziato di delitto uno scafista di nazionalità senegalese.

A conclusione di serrate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, nelle prime ore di venerdì 3 febbraio u.s., la Squadra Mobile reggina, collaborata dai militari della Capitaneria di Porto, ha sottoposto, d’iniziativa, a fermo d’indiziato di delitto un cittadino di origine senegalese, gravemente indiziato di essere stato al comando dell’imbarcazione sulla quale viaggiavano i cittadini extracomunitari sbarcati al porto di Reggio Calabria nella mattinata del 02 febbraio, dopo essere stati soccorsi in mare dalla nave“Ubaldo Diciotti” della Capitaneria di Porto, a circa 30 miglia dalle coste libiche.

Al migrante fermato, DIALLO Bassirou, classe ‘83, di asserita nazionalità senegalese, la Procura della Repubblica ha contestato il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina perché, in violazione delle norme del testo unico immigrazione, conduceva verso il territorio dello Stato italiano una piccola imbarcazione a bordo della quale viaggiavano parte dei migranti giunti al porto di Reggio Calabria in occasione dello sbarco predetto, procurando in tal modo l’ingresso illegale di stranieri nel territorio dello Stato, privi di cittadinanza italiana e di titolo per risiedere permanentemente sul territorio nazionale.

Con le aggravanti, per il soggetto resosi responsabile del delitto sopra indicato:

–            di aver commesso il fatto cagionando l’ingresso nel territorio dello Stato di più di cinque persone ed, in particolare, di n. 28;

–            di aver esposto le persone trasportate a pericolo per la loro vita e per la loro incolumità, per procurarne l’ingresso e comunque la permanenza illegale;

–            di aver sottoposto le persone trasportate a trattamento inumano e degradante, per procurarne l’ingresso e comunque la permanenza illegale, facendo loro viaggiare senza acqua né cibo;

–            di aver commesso il fatto allo scopo di trarre profitto, anche indiretto.

Nello specifico, dalla ricostruzione dei fatti operata dagli investigatori della Squadra Mobile, è emerso che i migranti a bordo dell’imbarcazione soccorsa, un piccolo natante in legno che navigava a circa 30 miglia dalle coste libiche, dopo aver pagato un’ingente somma di denaroagli organizzatori del viaggio, sono partiti dalla Libia, per la precisione da Sabratha, senza scorte di cibo ed acqua ed in precarie condizioni igienico-sanitarie.

Nel corso delle attività d’indagine, inoltre, è stato sequestrato materiale ritenuto utile per il prosieguo delle indagini.

In data 04.02.2017, il fermo è stato convalidato dal GIP presso il Tribunale di Reggio Calabria, che ha disposto, nei confronti di DIALLO Bassirou, la misura cautelare della custodia in carcere.

 

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