Giustificazione, difesa, discolpa, queste tutte le varianti che il Sindaco, direttamente o indirettamente, tramite i suoi sodali cerca di inserire nella vicenda “Miramare”. L’unica frase possibile -“chiedo scusa alla città”- non gli viene per niente, apparendo alla città come “ un titano nano”. Cosi Victor Hugo definiva il superbo “ un titano nano”: è simile a quei cagnolini minuscoli da salotto che ti oppongono una grinta feroce e un abbaiare frenetico, sollecitando solo il riso divertito dello spettatore.
In questa luce, diventa allora indispensabile il realismo che cerca di snebbiarci il cervello. Scusate le citazioni, ma sono d’obbligo nella vicenda che nulla ha di personale o soggettivo e che invece è assolutamente oggettiva è reale.
Meglio avrebbero fatto i Consiglieri a starsene zitti, restando ognuno nel ricordo dei reggini, come professionisti impegnati nel loro lavoro invece di diventare cattivi amministratori impegnati nella difesa dell’indifendibile. Ma purtroppo tutti teniamo famiglia, e i suddetti tengono figli nei corridoi di Palazzo San Giorgio, in attesa di cambiare l’attuale ferma di volontario in quella di servizio permanente effettivo, nei ranghi dell’ufficio stampa del Sindaco. Non è il centrodestra ad alzare polveroni , ma tutta la stampa con proprie inchieste, e i militanti di sinistra sui social network, affermando che il Sindaco è colpevole due volte eticamente e moralmente perchè ha affidato un bene della collettività, ad un suo compagno di merenda senza nessuna esperienza, se non quella che lo accomuna al Sindaco: l’organizzazione di “apericena” ed eventi dell’effimero.
La Dirigente del Settore, che prima di qualsiasi atto amministrativo, ha usato un bene pubblico come personale, consegnando le chiavi dell’immobile al “Sottoscala”, è stata interpellata dai Consiglieri di Centrodestra ai quali, pero’ ha negato di aver consegnato le chiavi e di aver dato il permesso di aprire e pulire il Miramare.
L’altra cosa strana è aver messo a bando varie location per la cosiddetta “Estate Reggina”. Non abbiamo ancora visto niente, e guarda caso il Miramare non c’era.
L’altro fronte aperto dal Sindaco, quello di restituire il bene alla città, è una vera e propria offesa all’intelligenza dei reggini. Se veramente si voleva riaprire il Miramare per fare degli eventi, perchè non affidarlo a chi ha esperienza nel campo culturale come per esempio, il Rhegium Juli, l’Associazione Anassilaos che insieme all’Accademia alle Belle Arti ed al Conservatorio potevano sicuramente fare meglio “dell’Assessore al bordo piscina”.
Infine quando si parla di esporre i quadri del sequestro “Campolo” si evince ancora una volta l’improvvisazione e l’inadeguatezza di questa Amministrazione: lo sapete quanto costa adeguare una struttura che non è una pinacoteca, ma che dovrà ospitare una mostra? Penso proprio di no! Lo sapete quanto costa assicurare quei quadri per una mostra? Penso proprio di no!
Cari Consiglieri lasciate queste cose alle “castorinate”! Sappiamo già, che cercheranno in tutti i modi di farci tacere, infatti alcuni tentativi si sono già verificati, ma noi come uomini di Gesù Cristo, siamo consapevoli del nostro limite e della nostra fragilità, sapendo poi, come credenti, che «Dio resiste ai superbi e dà la sua grazia agli umili» (1 Pietro 5, 5).