“Tolleranza zero e lotta al degrado urbano. I presidi di legalità rappresentati dal personale della Polizia di Stato in servizio di controllo del territorio sono lo strumento attraverso il quale procedere alla riqualificazione di quelle aree su cui insistono sacche di illegalità. Il DASPO Urbano è quello strumento attraverso il quale si riesce a coniugare i profili di pubblica sicurezza con la sicurezza urbana, e l’attività della Polizia di Stato proseguirà con la Polizia Municipale in tal senso al fine di contrastare e prevenire forme di condotte illegali che mettono a repentaglio la sicurezza pubblica ed il decoro della città. Il nostro intervento si pone, inoltre, a tutela e garanzia di tutte quelle donne che loro malgrado si trovano per strada a dover commerciare il loro corpo sfruttate da persone senza scrupoli”. Proseguono con rinnovata efficacia i servizi finalizzati al contrasto dell’illegalità diffusa ed a forme di degrado urbano. 3 i provvedimenti di D.A.SPO. Urbani irrogati dal Questore della provincia di Reggio Calabria Raffaele Grassi nella giornata di ieri. I destinatari dei provvedimenti amministrativi sono prostitute straniere che esercitano il meretricio in diverse zone della città. I provvedimenti adottati sono stati emessi per contrastare la prostituzione su strada, in ossequio alle indicazioni normative contenute nel recente Decreto c.d. Minniti, la cui applicazione consente di coniugare profili di sicurezza pubblica e di sicurezza urbana. In particolare il D.A.SPO. Urbano viene applicato dal Questore a chi con reiterate condotte impedisce la libera fruizione di aree ed infrastrutture pubbliche, viene trovato in stato di ubriachezza, compie atti contrari alla pubblica decenza o esercita abusivamente l’attività di commerciante o di posteggiatore. Il dispositivo di sicurezza ha permesso in circa sessanta giorni, dal 16 agosto al 17 ottobre 2017, di identificare 35 persone di diversa nazionalità, in prevalenza provenienti dai Paesi dell’Est Europa e dal continente africano e l’emissione di 22 ordini di allontanamento dai luoghi di commissione dei fatti con divieto di farvi ritorno nelle successive 48 ore. Il personale delle Volanti ha altresì elevato sanzioni amministrative per la violazione dell’ordine di allontanamento per un totale di 306.000 euro, e sono stati adottati in totale 7 provvedimenti di D.A.SPO. Urbano con divieto di accedere per 6 mesi a diverse aree del centro cittadino.