“Operazione Sabbie Bianche. Liberato uno specchio acqueo di mare per un ingombro di circa 22.000 mq adibito a porticciolo abusivo per ormeggio/ricovero imbarcazioni in località San Gregorio del Comune di Reggio Calabria”.
Nell’ambito del piano prefettizio di azione nazionale e transnazionale denominato “Focus ‘Ndrangheta 2018”, sono state predisposte una serie di attività ispettive volte anche ad una verifica sul corretto utilizzo del demanio marittimo nel tratto di mare antistante la località San Gregorio zona “Sabbie Bianche” del Comune di Reggio Calabria.
Nel corso del mese di ottobre sono state effettuate due attività ispettive di verifica da parte di personale della Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Reggio Calabria congiuntamente a personale Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, per verificare eventuali comportamenti contra-legem nella predetta località.
Nel primo accertamento veniva constatato che lo specchio acqueo antistante il villaggio “Sabbie Bianche” in località “San Gregorio” era occupato abusivamente mediante la presenza di circa 40 unità da diporto, ormeggiate all’interno della scogliera posta parallelamente alla costa ed a protezione della stessa. I citati natanti, rinvenuti nello specchio acqueo, erano assicurati a boe e gavitelli mediante cime ed alcuni di essi erano legati, altresì, a dei paletti in ferro conficcati sulla battigia. Considerato che le unità rinvenute, risultavano prive di sigle identificative e pertanto non era possibile risalire ai legittimi proprietari, si procedeva ad applicare sulle precitate unità apposita diffida, finalizzata allo sgombero delle stesse con i relativi sistemi di ormeggio.
Nel secondo sopralluogo congiunto, effettuato in data 25 ottobre u.s., i militari verificavano l’avvenuta rimozione di tutte le unità precedentemente ormeggiate nello specchio acqueo. Sul posto veniva però riscontrata la presenza di alcune/i opere/beni che venivano posti sotto sequestro penale. Nel dettaglio si procedeva a porre sotto misura cautelare:
nr. 35 (trentacinque) punti di ormeggio consistenti in boe/gavitelli di diversa tipologia con relative cime e catene, posizionati all’interno della scogliera posta a protezione della costa. La presenza di questi sistemi d’ormeggio, oltre ad impedire la libera fruizione del pubblico demanio marittimo, costituiva grave e concreto pericolo per la balneazione, per l’ambiente marino costiero e per la sicurezza della navigazione in quanto, non essendo autorizzati e dunque censiti, rappresentavano un ostacolo alla navigazione, specialmente nelle ore notturne. Gli stessi venivano rimossi e posti sotto sequestro probatorio;
nr. 14 (quattordici) paletti in ferro, conficcati sulla battigia, dai quali partivano delle cime che giungevano ai gavitelli in mare. Non potendo rimuoverli dall’arenile demaniale marittimo poiché saldamente ancorati allo stesso, venivano posti sotto sequestro probatorio ed affidati in giudiziale custodia, senza facoltà d’uso, al Responsabile del Servizio Demanio Marittimo del Comune di Reggio Calabria.
Al termine degli accertamenti lo specchio acqueo per una estensione di circa 22.000 mq veniva liberato e restituito alla pubblica fruizione.
Tutte gli atti di polizia giudiziaria redatti sono stati trasmessi alla competente Autorità Giudiziaria, che ha convalidato i sequestri, per gli ipotizzati reati di occupazione abusiva di demanio marittimo e deturpamento e danneggiamento del paesaggio e dei beni ambientali. Sono in corso indagini per risalire agli autori delle violazioni perpetrate.